Azioni di contrasto alla violenza contro le donne (72,1%), interventi e misure a sostegno della conciliazione dei tempi di vita e lavoro (41%), e progetti che puntano alla valorizzazione del ruolo delle donne nella società (27,8%). Sono i principali dati e ambiti di intervento a livello comunale che emergono dall’Atlante delle buone pratiche per la parità di genere che ha preso in esame progetti che possono appartenere a uno o più ambiti di intervento. La ricerca è stata presentata a Bologna in occasione della terza edizione degli Stati generali delle Amministratrici, e diffusa insieme all’Analisi Anci sulla rappresentanza di genere nei Comuni italiani 2019, che conferma che in 30 anni il numero di donne sindaco è cresciuto di più di sette volte: dai 145 Comuni amministrati nel 1986 ai 1065 alla fine del 2018.
L’Atlante sulle buone pratiche analizza le esperienze dei Comuni impegnati nel contrasto alle discriminazioni di genere e nella promozione di una cultura della solidarietà e sostegno alle donne. Da Nord a Sud, tante le iniziative e le azioni realizzate. A Pisa è nato un Consiglio cittadino per le pari opportunità, un organo consultivo del Consiglio comunale e della Giunta che riunisce i principali attori locali, mentre l’Unione della Romagna Faentina ha istituito un Tavolo dei gestori per la co-progettazione di azioni con i diversi soggetti che operano in ambito sociale. A Borgosatollo (Brescia), invece, si guarda al Bilancio di genere: documento con cui si analizza e valuta, in ottica di genere, le scelte politiche e gli impegni economico-finanziari dell’amministrazione.
Esperienze queste che vedono non solo la nascita di organismi ad hoc ma anche progetti per garantire l’occupazione femminile e la conciliazione dei tempi di vita e lavoro. E’ il caso del Distretto della felicità, nato a San Mauro Pascoli (Forlì – Cesena), nel principale distretto calzaturiero dell’Emilia Romagna ed eccellenza italiana nel mondo. Obiettivo è quello di invertire la tendenza che vede donne e nuove generazioni allontanarsi dal settore delle calzature attraverso la riorganizzazione dell’orario di lavoro e la nascita di una serie di servizi a sostegno delle famiglie. A Pordenone invece le donne sono protagoniste dell’innovazione locale con il progetto “Gener-Azione”. Una iniziativa attraverso cui si è voluto offrire loro un’opportunità per dialogare con il tessuto produttivo e con il mondo della formazione e dell’istruzione superiore per superare gli stereotipi di genere in ambito tecnico, scientifico e sociale.
Dalla lettura delle buone pratiche emerge anche una particolare attenzione ai giovani attraverso iniziative di sensibilizzazione. Come nel caso di Bari dove è nato il progetto “Bari – Leggere differenze”, una biblioteca di pubblica lettura strettamente connessa con il sistema dei servizi di welfare comunali che ospita uno scaffale dedicato proprio alle “Pari opportunità e differenza di genere”. Nonostante le tante difficoltà, soprattutto di carattere finanziario, l’indagine conferma l’impegno dei Comuni italiani nella realizzazione di azioni di contrasto alla violenza di genere e per la promozione di una cultura della solidarietà e delle pari opportunità.
Leggi l’Atlante delle buone pratiche per la parità di genere e l’Analisi Anci sulla rappresentanza di genere nei Comuni italiani 2019
“Quello di avere più donne in politica nei luoghi di lavoro e nei posti di comando deve essere un obiettivo comune. Dove ci sono donne c’è uno sguardo più ampio ed equilibrato sul mondo”. Così il presidente dell’Anci e sindaco di Bari Antonio Decaro intervenendo alla III edizione degli Stati Generali delle Amministratrici in corso di svolgimento a Palazzo D’Accursio a Bologna.
“Il problema serio – ha sottolineato Decaro – è che l’incidenza delle donne sul totale degli amministratori in Italia è pari a poco più del 30% e le sindache rappresentano solo il 14% e questo non basta. Dobbiamo cambiare rotta, superando il divario culturale e sociale intrinseco nel nostro Paese che ci priva delle tante energie delle donne”.
“Nel mio Comune – ha proseguito – ci sono 14 donne elette in consiglio comunale e ne sono orgoglioso non solo perché è un segno importante, un record storico per Bari, ma perché ogni donna in consiglio, con il suo impegno e la sua storia contribuisce al futuro della città”.
A livello nazionale, Decaro ha ribadito l’impegno di Anci per superare le disparità di genere concretizzato, anche, con la sottoscrizione e promozione del “Patto dei Comuni per la parità di genere e contro la violenza sulle donne” volto a “scardinare i motivi culturali che limitano le scelte delle donne. Un lavoro importante – ha rimarcato – ma non sufficiente poiché la sfida è la lotta alla violenza contro le donne che portiamo avanti con i centri antiviolenza che trovano nei comuni, nelle comunità locali la loro linfa vitale”.
Fonte: ANCI