La prevenzione deve essere un elemento irrinunciabile e centrale di ogni politica di gestione del rischio geologico. La prevenzione non è un evento isolato, un’azione sporadica, ma è costruita, giorno dopo giorno, con provvedimenti amministrativi, legislativi e programmatici, con investimenti in conoscenza del territorio e delle dinamiche dei dissesti, in formazione dei tecnici, degli amministratori e dei cittadini, in sistemi di allertamento e di protezione civile, in opere.
In Italia negli ultimi anni abbiamo assistito a disastri che non possiamo più tollerare e a perdite di vite umane che non vogliamo più accettare. Bisogna essere consapevoli del problema e saperlo affrontare.
È necessario, perciò, soprattutto sensibilizzare la popolazione italiana sul rischio sismico, alluvionale e del maremoto. A questo mira la prima “Settimana nazionale della protezione civile” che si è aperta in questo week end con la campagna “Io non rischio”, ideata dal Dipartimento della protezione civile. Sette giorni di eventi e iniziative in molte piazze italiane con cui i cittadini potranno conoscere più da vicino una realtà che opera 24 ore al giorno per la prevenzione e la protezione dai rischi naturali.
La campagna, giunta alla nona edizione, vede quest’anno l’aggiunta di un “nuovo rischio”, quello vulcanico: nelle piazze di 19 comuni della zona rossa dei Campi Flegrei volontari svolgeranno attività di informazione sulle buone pratiche di protezione da questo rischio, potendo anche partecipare ad attività esercitative.
“Io non rischio”, nata nel 2011 per sensibilizzare la popolazione sul rischio sismico, è promossa dal Servizio nazionale della Protezione Civile, un sistema strutturato cui fanno parte, tra le molte componenti, il corpo nazionale dei Vigili del fuoco e le Forze di Polizia.
Sul sito della protezione civile, le informazioni sugli eventi della settimana in programma nei comuni italiani.