Con una lettera inviata a tutti i Sindaci dei Comuni del Veneto l’assessore regionale alla Sanità e al sociale, Manuela Lanzarin, ha messo l’accento sulla necessità di ambienti accoglienti per i più piccoli, che siano a norma con le regole antisismiche e antincendio. L’assessore ha ricordato che quello appena pubblicato è il primo bando (Dgr n. 1435/2019) utile a migliorare la sicurezza e la qualità dei servizi dedicati alla prima infanzia, per i bambini di età compresa tra 0 e 36 mesi.
“Un aiuto ai Comuni perché investano nella sicurezza delle strutture e nella qualità dei servizi per la prima infanzia e magari per allargare la rete dei nidi attivi in Veneto e un segnale della politica per contrastare le ‘culle vuote’”. Così l’assessore Lanzarin ha richiamato l’attenzione sul bando, pubblicato nell’edizione del 4 ottobre 2019, riferito al Bollettino ufficiale della Regione Veneto, che mette a disposizione oltre 5 milioni di euro per la messa a norma, adeguamento, riqualificazione e nuova costruzione di asili nido comunali nonché di strutture private-convenzionate. Diverse le tipologie di intervento edilizio possibili: adeguamento sismico o di nuova costruzione in sostituzione di edifici esistenti; interventi di miglioramento sismico, nel solo caso in cui l’adeguamento sismico non sia perseguibile in ragione della presenza di vincolo culturale ai sensi del decreto legislativo n. 42/2004; interventi volti all’eliminazione di rischi, alla messa a norma dell’edificio e all’adeguamento al regolamento antincendio; ampliamenti necessari per soddisfare specifiche esigenze di riqualificazione scolastica o di fruibilità di spazi; interventi sull’esistente diversi dai precedenti, purché l’Ente proponente certifichi che la struttura sia adeguata alle normative in vigore; asili nido di nuova realizzazione.
“In Veneto sono attivi 764 asili nido che offrono oltre 24.000 posti, sufficienti per accogliere un bimbo su 4 dei residenti in età 0-3 anni – ha sottolineato l’assessore –. Il primo obiettivo del bando è mettere in sicurezza gli edifici e, se possibile, migliorare la qualità e la capacità delle strutture esistenti. E non escludo che qualche amministrazione possa decidere con coraggio, anche alla luce del contributo regionale, di progettare un nuovo asilo nido. Con questo bando di spesa in conto capitale, il primo dopo anni, il Veneto mette al centro dell’attenzione la prima infanzia e la necessità delle famiglie di poter disporre di servizi educativi idonei e sicuri per riuscire a conciliare tempi di vita e di lavoro”.