E’ stata consegnata al titolare dell’Ambiente Sergio Costa, la tavola #plasticfree firmata da Comuni, Regioni e Parchi dell’Appennino, un’intesa tra istituzioni di tutto il Paese che ha come denominatore lo sviluppo sostenibile dei territori. L’adesione alla campagna #plasticfree è stata promossa dal Mattm con l’impegno dei Comuni aderenti di ridurre al massimo l’utilizzo della plastica monouso guardando all’economia circolare e alla svolta ecologica per la salvaguardia ambientale.
Le materie plastiche sono l’85% dei rifiuti marini trovati lungo le coste, sulla superficie delle acque o sul fondo degli oceani. Ogni anno vengono prodotti a livello mondiale 300 milioni di tonnellate di materie plastiche, di cui almeno 8 milioni finiscono negli abissi. Le microplastiche rappresentano inoltre un ulteriore problema per la gestione dei rifiuti marini poichè possono trovarsi nei prodotti cosmetici e in quelli per l’igiene personale. Esse variano per dimensioni, ma si tratta in genere di particelle di plastica inferiore ai 5 millimetri, che possono quindi passare con facilità attraverso i filtri delle acque reflue, rendendo impossibile il loro recupero una volta in mare.
Dal 1° gennaio 2019 è stato vietata la vendita sul territorio nazionale dei bastoncini per la pulizia delle orecchie in plastica (possono essere solo biodegradabili). Dal prossimo anno sarà, inoltre, vietato mettere in commercio prodotti cosmetici che contengano microplastiche. Dal 16 gennaio 2018 la Commissione europea ha poi adottato la “Strategia per la plastica” al fine di rendere riciclabili tutti gli imballaggi di plastica nell’Ue entro il 2030; affrontare la questione delle micro plastiche in particolare di quelle aggiunte intenzionalmente nei prodotti che dovrebbero essere bandite. Una delle misure presentate dalla Commissione europea nell’ambito della strategia prevede il bando di bastoncini per la pulizia delle orecchie, posate, piatti e cannucce di plastica monouso. Entro il 2025, inoltre, gli Stati membri dovranno raccogliere il 90% delle bottiglie di plastica monouso per bevande.
“La tavola ricevuta rappresenta un impegno concreto di decine di Amministrazioni di tutta Italia che ringrazio per il lavoro che quotidianamente svolgono sui loro territori – ha detto il titolare dell’Ambiente, Sergio Costa – sono felice che le comunità dell’Appennino abbiano recepito con tale entusiasmo il lavoro avviato dal Ministero. Guardiamo con impegno al futuro di questi territori puntando a una complessiva riscoperta dell’Appennino – sottolinea Costa – stiamo procedendo per rendere operativo il Piano di Sviluppo Sostenibile della Dorsale a partire dalla mappatura della Ciclovia Appenninica, la direttrice cicloturistica che permetterà di rendere queste aree accessibili in modo slow e di innescare uno sviluppo organizzato del territorio”.
Sulla stessa linea il direttore generale Vivi Appennino, Enrico Della Torre, che ha tenuto a sottolineare come di fatto cresca “l’intesa tra tutti i soggetti coinvolti e la consapevolezza da parte dei territori che unendo le forze sarà possibile valorizzare una destinazione con una forte valenza turistica ed ambientale. E’ il momento di procedere con gli ultimi passaggi per rendere visibile il percorso della ciclovia per poi innescare lo sviluppo di queste aree. Dalle Regioni stiamo ricevendo risposte positive con già il via libera dell’Emilia Romagna a procedere con la revisione dell’itinerario. Nelle prossime settimane concluderemo gli accordi con le altre tredici Regioni al fine di produrre per la prossima estate tutta la documentazione necessaria che permetterà al Ministero delle Infrastrutture di predisporre il bando di gara per posizionare la cartellonistica”.
Questa iniziativa è sostenuta da numerose associazioni nazionali tra cui la Federazione ciclistica italiana, Credito Sportivo, Legambiente, Alleanza mobilità dolce, Centro turistico giovanile, Unione nazionale pro-loco italiane, Italia nostra, Touring club italiano, La Transumanza, Federazione italiana ambiente bicicletta e Associazione italiana cultura e sport.