La scorsa settimana il Consiglio dei ministri ha approvato in via definitiva il Decreto inclusione, che mette le politiche e le prassi educative in primo piano guardando alle esigenze diversificate di tutti gli studenti, nel rispetto del principio di pari opportunità e di partecipazione attiva di ognuno.
“Sono particolarmente orgoglioso del provvedimento approvato oggi in via definitiva – ha detto il titolare del Miur, Marco Bussetti -. Un obiettivo che ho fortemente voluto fin dall’inizio del mio mandato e che è stato raggiunto tramite il confronto costante con le Associazioni del settore e con l’Osservatorio permanente per l’inclusione scolastica. Anche su questo tema così importante, possiamo presentare alle famiglie i risultati del nostro impegno concreto. Ogni studente deve essere protagonista del proprio percorso di crescita. I ragazzi che hanno bisogno di maggiore assistenza, da oggi potranno beneficiare di percorsi elaborati appositamente per loro, su base individuale. Uno strumento che potrà migliorare ulteriormente l’importantissimo lavoro svolto dai nostri docenti”.
Nei programmi d’inclusione verrà coinvolta l’intera comunità scolastica. Sarà, inoltre, rivista la composizione delle commissioni mediche per l’accertamento della condizione di disabilità con un medico legale che presiederà la Commissione, un pediatra o un neuropsichiatria e un medico specializzato nella patologia dell’alunno. Anche i genitori e, dove possibile, se maggiorenni, gli stessi alunni interessati dalla condizione, potranno partecipare al processo di attribuzione delle misure di sostegno. Saranno formati Gruppi per l’inclusione territoriale (Git), composti su base provinciale, ovvero nuclei di docenti esperti che supporteranno le scuole nella redazione del Piano educativo individualizzato (Pei) e nell’uso dei sostegni previsti nello stesso Piano per l’inclusione.
A livello scolastico opererà, quindi il Gruppo di lavoro operativo per l’inclusione, composto dal team dei docenti contitolari o dal consiglio di classe, con la partecipazione dei genitori dell’alunno con disabilità, delle figure professionali specifiche, interne ed esterne all’istituzione scolastica che interagiscono con l’alunno stesso, nonché con il supporto dell’unità di valutazione multidisciplinare e con un rappresentante designato dall’Ente locale. Il Gruppo di lavoro operativo per l’inclusione avrà il compito di redigere il Piano educativo individualizzato, compresa la proposta di quantificazione di ore di sostegno.