La gestione delle risorse idriche ha un’incidenza diretta sulla salute umana: tali risorse sono estremamente vulnerabili sia per le pressioni antropiche che per gli aspetti climatici. La distribuzione delle risorse idriche sul territorio nazionale è estremamente differenziata a causa delle caratteristiche idrogeologiche e climatiche del paese.
In Italia il problema delle risorse idriche gettate al vento è grave e non può più essere ignorato. Se la rete pubblica ne perde in media il 40%, anche nelle case la situazione è di totale disinteresse. Le previsioni per il 2040 vedono il nostro territorio in una condizione di stress elevato. Significa che fra 12 anni potrebbe non essere scontato avere acqua per irrigare i campi, lavarsi, bere.
In questo contesto la Conferenza unificata, su proposta del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli, ha raggiunto l’intesa sul primo stralcio della sezione “acquedotti” del Piano nazionale degli interventi nel settore idrico, elaborato sulla base della proposta di Arera (Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente).
Il piano stralcio approvato finanzia 26 interventi che, grazie agli 80 milioni di euro previsti dalla legge di bilancio per il 2019 per le prime due annualità 2019 e 2020, possono attivare ulteriori risorse da tariffa per complessivi 540 milioni di euro. Tra quelli più importanti, sono previste la realizzazione di reti e impianti acquedottistici nel Comune di Calvisano (BS) per 7,6 milioni di euro, la nuova centrale di sollevamento dell’acquedotto di Venezia e Chioggia per 8,2 milioni di euro, la progettazione delle interconnessioni delle adduttrici degli ATO 3,4 e 5 nelle Marche per 6,1 milioni di euro e il risanamento della rete acquedottistica dell’ATO 2 di Catania, per 5 milioni di euro.
L’adozione definitiva del piano stralcio, diretto alla riduzione della dispersione dell’acqua potabile, al risparmio delle risorse idriche (idropotabili) e a migliorare l’efficienza delle reti di trasporto idrico, avverrà ora con un Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti di concerto con i Ministri dell’Ambiente, dell’Agricoltura, dei Beni Culturali e dell’Economia e delle Finanze, sarà ora definitivamente adottato questo primo stralcio.
Gli stanziamenti resi disponibili dal Governo per il settore idrico, considerando anche gli ulteriori investimenti provenienti dalla tariffa del Sistema Idrico Integrato, arrivano all’ingente somma di 1 miliardo di euro, grazie alle risorse rese disponibili da questo piano stralcio che si vanno ad aggiungere a quanto previsto dal Piano straordinario, adottato dal Ministro Toninelli a dicembre scorso, e dallo stralcio “invasi” del Piano nazionale, adottato con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri dello scorso 17 aprile.