Il nostro Paese è tra quelli maggiormente interessati da fenomeni franosi in Europa, con un’area a pericolosità da smottamento alta, media, moderata e di attenzione pari al 19,9 per cento del territorio nazionale (59.981 chilometri quadrati). Per quanto riguarda, invece, le alluvioni, la superficie interessata con più frequenza si attesta a 12.405 chilometri quadrati (4,1% del territorio nazionale), mentre le aree a pericolosità media raggiungono i 25.398 chilometri quadrati (8,4%). Dati che non possono certo essere trascurati. Per questo in novanta giorni, dal Dpcm 20 febbraio 2019, sono stati individuati gli interventi in tutte le regioni d’Italia e impegnati i fondi del 2019.
“Una velocizzazione consistente se consideriamo che negli anni passati si impiegavano anche due anni per ottenere lo stesso risultato – ha precisato Sergio Costa”. Il Piano stralcio siglato dal Ministro dell’Ambiente individua gli interventi per liste regionali, garantendo l’avvio di una spesa complessiva di oltre 315 milioni di euro già a partire da quest’anno.
“Abbiamo quindi impresso una fortissima accelerazione – ha aggiunto Costa – e grazie alla proficua collaborazione con i commissari per l’emergenza, i commissari per il dissesto e le Autorità di bacino distrettuali in soli tre mesi abbiamo stabilito il dettaglio degli interventi più urgenti, che partiranno già quest’anno”. Sono in totale 263 le azioni, tutte caratterizzate da urgenza e indifferibilità: “iniziative che Regioni e Province autonome hanno ritenuto necessarie per la sicurezza della popolazione e del territorio”.