La scorsa settimana Eni e Synhelion, spin-off del Politecnico di Zurigo hanno annunciato lo sviluppo di una tecnologia innovativa che prevede la produzione di metanolo a partire da anidride carbonica, acqua e metano, attraverso un processo ad alte temperature da raggiungere con l’impiego di energia solare.
La produzione di metanolo da energia rinnovabile permetterà ad Eni di conseguire la duplice finalità di riduzione delle emissioni di gas climalteranti e di utilizzo dell’anidride carbonica come materia prima. La CO2, infatti, verrà trasformata da materiale di scarto dei processi industriali a elemento chiave nel ciclo produttivo del combustibile. A tale riguardo, dati preliminari evidenziano che il processo in fase di sviluppo porterà ad una riduzione di oltre il 50 per cento delle emissioni legate alla produzione del metanolo per via convenzionale.
Su questo sfondo è fondamentale impegnarsi a migliorare e ad adeguare i futuri bisogni energetici mondiali attraverso un network di collaborazioni con Atenei, centri di ricerca di eccellenza e imprese innovative sul solco dell’accordo tra Eni e Synhelion. Una collaborazione che s’inserisce nel quadro della strategia di decarbonizzazione, con riduzione di gas climalteranti, in linea con gli obiettivi presi da Eni nell’ambito dell’accordo sul clima sottoscritto a Parigi al termine della Cop21 del dicembre 2015.