Approvato dalle commissioni Lavori pubblici e Ambiente del Senato un emendamento al decreto-legge Sblocca-cantieri che abbassa al 40% la quota massima di lavori pubblici affidabile in subappalto. La quota del 40% è una via di mezzo tra il 50% previsto dal decreto Sblocca cantieri e il 30% fissato in origine dal nuovo Codice dei contratti pubblici (D.lgs n. 50/2016). Con il medesimo emendamento è stato anche eliminato l’incentivo del 2% per i progettisti interni alle pubbliche amministrazioni, che lo Sblocca-cantieri voleva reintrodurre. Tale incentivo rimane, ma con riferimento solo alle attività di programmazione e controllo, come disponeva il Codice dei contratti pubblici. Viene confermato, inoltre, il divieto per il concorrente a una gara d’appalto di divenire subappaltatore dell’impresa vincente. È stata accolta, pertanto, la richiesta del presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione (Anac), Raffaele Cantone.