Il MiSE nel ridare slancio al progetto SINFI su scala nazionale tra le azioni promosse ha posto in evidenza le buone pratiche che un gruppo di Comuni marchigiani ha posto in essere per adempiere all’impegno di rilevare il patrimonio delle reti dei servizi che innervano i loro territori.
Capofila dell’azione di rilevazione delle Reti è stato il Comune di Senigallia nella persona dell’Assessore con delega alla trasparenza, progetti europei, innovazione tecnologica e agenda digitale, politiche del benessere e del tempo libero, Chantal Bomprezzi.
Un tema centrale nella Strategia Nazionale per la realizzazione della banda Ultra Larga è costituito dalla necessità di supportare le attività di scavo sul suolo pubblico evitando interventi invasivi e di rottura di cavi dovuti ad una mancata ricognizione della collocazione delle Reti. Come si sta muovendo il Comune di Senigallia al riguardo?
Il Progetto SINFI nasce per mappare e condividere le informazioni a disposizione dei Comuni circa le infrastrutture di gas, luce, acqua e telecomunicazioni presenti sul territorio. L’assenza di un vero e proprio registro nazionale di questi dati fino ad ora certamente era un limite, per le ragioni che mi ha elencato.Un esempio concreto dei vantaggi che il progetto può apportare è palpabile già da ora nei nostri territori, in cui Open Fiber sta progettando per la posa della fibra ottica in attuazione del Piano Nazionale sulla Banda Ultra Larga. Le informazioni che abbiamo fatto confluire nel portale del SINFI consentono di progettare in maniera più razionale ed efficiente, con conseguenti risparmi sui costi.
Quante risorse umane sono state impegnate nell’attività ed in quanto tempo è stato possibile formalizzare i dati necessari ad alimentare il SINFI?
Il Comune di Senigallia è dotato di un Sistema Informativo Territoriale che disponeva già delle informazioni necessarie per popolare la banca dati del SINFI che, grazie alla collaborazione con Infratel in quanto comune sperimenttore, sono state caricate dalla stessa società per cui nel nostro caso è stata necessaria una sola persona per rendere disponibili le informazioni che in un paio di mesi sono state pubblicate. Mi risulta che nei comuni dell’unione le informazioni territoriali siano state eseguite da tecnici incaricati in collaborazione con i dipendenti degli stessi comuni.
Come si è sviluppato il lavoro degli Uffici Tecnici? Quali strumentazioni sono state necessarie per georeferenziare le Reti ?
Il nostro comune non ha avuto particolari problematiche poiché le banche dati erano già georeferenziate e sono state utilizzate le strumentazioni in possesso del comune; è stata necessaria la cernita delle informazioni utili al popolamento del SINFI e la relativa consegna.
Vi è stata cooperazione tra i Comuni contigui coinvolti nel processo di rilevazione dei tracciati delle Reti?
Il Comune di Senigallia fa parte di un Consorzio, il Co.Ge.S.Co, per la gestione associata dei servizi sociali insieme ai Comuni di Arcevia, Barbara, Castelleone di Suasa, Corinaldo, Ostra, Ostra Vetere, Serra de’ Conti e Trecastelli. Con la quasi totalità di questi è stata recentemente istituita l’Unione dei Comuni delle Terre della Marca Senone. L’obiettivo è quello di agire congiuntamente su molti settori strategici per lo sviluppo del territorio. Per questa ragione, abbiamo sentito la necessità di allargare la nostra collaborazione anche su questo progetto. I benefici sono già evidenti: primo tra tutti l’attuazione del Piano BUL, di cui ho dato conto sopra, che sta avvenendo in contemporanea su tutti i nostri Comuni, con programmazione di un’unica conferenza dei servizi.
Come siete entrati in contatto con il MiSE?
Una volta venuti a conoscenza del progetto SINFI, ci siamo immediatamente messi in contatto con Infratel. Essendo stati tra i primi Comuni a recepire positivamente il progetto, Infratel ci ha inserito tra i Comuni sperimentatori, insieme al Comune di Prato. Successivamente, il MISE ci ha invitati lo scorso mese di novembre ad una loro riunione interna sul progetto SINFI per condividere la nostra esperienza come Comuni virtuosi.
Cosa suggerisce sul piano delle metodologie organizzative ai piccoli Comuni che vogliono dare seguito al lavoro di rilevazione delle Reti sui loro Territori?
I piccoli comuni probabilmente non dispongono di mezzi specifici per carenza di personale e di ristrettezza di bilancio, sicuramente sono privilegiati per il fatto di conoscere meglio il territorio e le sue peculiarità e in base alle conoscenze dirette possono utilizzare metodologie che il progetto SINFI ha già sviluppato ed elaborato tramite l’utilizzo di software open source specifico per la gestione di database geografici.
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