Il Ministero dell’Ambiente e la Regione Toscana hanno siglato il IV atto integrativo all’Accordo di programma già in essere, che prevede lo stanziamento di ulteriori 9,8 milioni di euro per interventi urgenti e prioritari nel territorio della Regione, volti alla mitigazione del rischio idrogeologico, alla salvaguardia della vita umana, alla sicurezza delle infrastrutture e del patrimonio ambientale e culturale attraverso la riduzione del rischio idraulico e di frana, nonché interventi di difesa della costa. Condiviso con gli Uffici tecnici regionali, l’Atto ha già ricevuto il parere favorevole dell’Autorità di Distretto interessata e del Dipartimento nazionale Protezione civile, prevedendo l’integrazione del finanziamento regionale e del relativo programma con la realizzazione di 8 nuovi interventi, che vanno ad aggiungersi ai 115 già finanziati con i precedenti atti integrativi, per un totale di 123 interventi nella Regione Toscana.
“La nostra attenzione per le fragilità del territorio e per la difesa dal rischio idrogeologico continua ad essere alta – ha detto il titolare dell’Ambiente Sergio Costa – nella consapevolezza che solo attraverso una manutenzione costante saremo in grado di ridurre i rischi e gli effetti troppo spesso nefasti causati da frane, alluvioni ed eventi estremi”.
I macro-interventi, in particolare riguarderanno il ripristino dell’officiosità idraulica e sono relativi ai corsi d’acqua del Bacino Toscana Sud, del Bacino Alto Valdarno, del Bacino Toscana Nord Magra e Serchio, del Bacino Basso Valdarno, del Bacino Toscana Costa, del Bacino Medio Valdarno dei fiumi Arno, Ombrone, Elsa e torrenti Greve ed Ema. Due interventi saranno invece destinati alla mitigazione del rischio frana, per un importo complessivo di 288.000 euro. Si tratta, in particolare, del primo e secondo stralcio delle opere di messa in sicurezza della via Consolare-Riminese e dei fabbricati presenti in essa. Importante il ripristino dell’officiosità idraulica in una regione ricca di corsi d’acqua. L’Arno è il fiume toscano per eccellenza: 241 km di lunghezza e 8.247 km2 di ampiezza del bacino idrografico, un terzo della superficie regionale. Affluenti principali sono la Sieve ed il Bisenzio, in destra idrografica, la Chiana, l’Eisa e l’Era in sinistra. Il maggior fiume che sfocia a nord dell’Arno è il Serchio (105 Km di corso e 1.435 Km2 di bacino), che nasce dall’ Appennino tosco-emiliano, percorre la Garfagnana e bagna la piana di Lucca. In questo caso le caratteristiche di regime fanno eccezione in quanto le Alpi Apuane, la Val di Lima e la Garfagnana sono interessate da elevate precipitazioni che raggiungono i 2.500 mm in corrispondenza dei rilievi più importanti. Questo, unito ad un’ampia presenza di substrati calcarei, fa sì che il deflusso idrico risulti più regolare e costante. Il maggior fiume che sfocia a sud dell’ Arno è l’Ombrone Grossetano (161 Km ed un bacino di 3.608 Km2 ), che nasce sui monti del Chianti e sfocia nel Tirreno a sud-ovest di Grosseto. Altri fiumi di rilievo sono, da Nord, il Magra che con i suoi 50 Km di corso caratterizza la Lunigiana, il Cecina (Km 79), il Cornia (Km 53), il Bruna (Km 44) e l’Albegna (Km 68).