Tria propone un programma di crescita da varare ad aprile in concomitanza al Def, per delineare la strada di una possibile ripresa. Un piano a tutto tondo per rilanciare la crescita economica partendo da incentivi fiscali, sblocco degli appalti, semplificazioni e nuovi investimenti. Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, il titolare dell’Economia, Giovanni Tria, ha consegnato tre giorni fa al primo ministro, Giuseppe Conte, un documento da esaminare insieme a tutti i Ministeri. La proposta non conterrebbe alcuna correzione dei conti pubblici, evitando così una manovra bis che ora come ora potrebbe risultare controproducente. Tra le diverse ipotesi anche nuove risorse per scongiurare, nel secondo semestre dell’anno, la temuta entrata in recessione.
Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, il piano comprenderebbe spese aggiuntive per rifinanziare nei prossimi mesi il fondo da 400 milioni di euro per i piccolissimi Comuni previsto dall’ultima legge di Bilancio e per dare incentivi fiscali alle imprese. Il ministro Tria punterebbe poi a portare a 5 milioni di euro previsti dalla direttiva Ue la soglia degli appalti che devono passare per le gare europee. Nel piano del Tesoro anche il rafforzamento dei meccanismi della nuova Sabatini, che incentiva l’acquisto di beni strumentali da parte delle aziende, nonchè un credito d’imposta più forte sulla ricerca e lo sviluppo, insieme a un regime più semplice per l’accesso ai benefici fiscali sui brevetti.
Al centro delle proposte anche il taglio al costo del lavoro, attraverso un’ulteriore riduzione dei premi pagati dalle imprese per l’assicurazione all’Inail contro gli infortuni, già rimodulata dalla legge di Bilancio e il rafforzamento del fondo di garanzia per le piccole e medie imprese. Per quanto riguarda infine gli investimenti pubblici, oltre ai fondi per le opere dei piccoli Comuni, il piano comprenderebbe stanziamenti per il dissesto idrogeologico delle regioni del Sud. Ma ci sarebbero anche misure per le famiglie, come ad esempio il fondo di garanzia per l’acquisto della prima casa, e per i professionisti, con nuove agevolazioni per il rientro dei cosiddetti “cervelli”’.