Al via il piano “Cultura Futuro Urbano” rivolto al rilancio dei territori in difficoltà, diversificando e implementando le opportunità per accedere ad attività culturali e creative. Per il piano sono stati stanziati complessivamente 25 milioni di euro fino al 2021 per sviluppare, innovare e migliorare servizi e funzioni culturali nelle scuole e nelle biblioteche dei quartieri periferici, anche recuperando opere pubbliche rimaste incompiute. Promosso dalla Direzione generale arte, architettura contemporanee e periferie urbane in collaborazione con le istituzioni interessate, il piano sarà suddiviso in tre azioni strategiche: Scuola attiva la cultura; Biblioteca casa di quartiere; Completati per la cultura.
Sull’intero territorio nazionale saranno oltre 100 i progetti finanziati. A marzo verranno pubblicati i bandi per gli Enti pubblici, privati e terzo settore, al fine di selezionare le iniziative che dovranno distinguersi per originalità e qualità delle proposte. Le idee programmatiche potranno prevedere anche percorsi di avvicinamento alla creatività contemporanea, nell’ambito delle arti visive e performative, della fotografia, del video, delle arti applicate, della manifattura digitale o dell’innovazione tecnologica; progetti che coinvolgano artisti e designer che lavorano nell’ambito dell’arte relazionale; progetti espositivi. In linea con gli obiettivi dell’Agenda Onu 2030 e quelli dell’Agenda urbana europea il Mibac ha deciso di promuovere la cultura come fattore abilitante dello sviluppo sostenibile mettendo al centro delle azioni di valorizzazione il capitale sociale e territoriale, anche in chiave multiculturale.
“Ho notato, a tutti i livelli della politica ha detto il titolare del Mibac, Alberto Bonisoli – che per le periferie c’è sempre poca attenzione. Io credo invece che sia da lì che bisogna partire. La rivalutazione delle periferie è una delle priorità del mio mandato. Per questo i progetti che verranno realizzati con questo piano contribuiranno a costruire, attraverso la cultura, opportunità per il miglioramento sociale ed economico dei territori più fragili. Favorire l’intelligenza collettiva, creare dinamiche collaborative tra istituzioni pubbliche, private e terzo settore contribuirà a rispondere ai bisogni reali delle persone e a rispondere alle trasformazioni sociali in atto”.
“Attraverso l’arte e la creatività – ha sottolineato il direttore della Direzione generale arte, architettura contemporanee e periferie urbane, Federica Galloni – i cittadini potranno esprimere non solo le loro potenzialità e desideri ma anche sviluppare quel senso identitario che li rende unici come comunità”.
La Direzione generale arte, architettura contemporanee e periferie urbane è l’ufficio del Mibac dedicato alla contemporaneità. La sua funzione principale è quella di promuovere e incentivare l’arte e l’architettura contemporanee, a cui si aggiunge proprio il compito di avviare processi di riqualificazione delle periferie urbane.