“La Regione Puglia sta investendo circa 160 milioni di euro sul territorio, da aggiungere ai 187 milioni di euro già stanziati su 87 interventi in fase di ultimazione, destinati principalmente alla sistemazione delle strade della provincia di Foggia, per risolvere il problema del dissesto idrogeologico”. Queste le parole del presidente della Regione Puglia Michele Emiliano che ieri, anche in qualità di Commissario di Governo per la mitigazione del dissesto idrogeologico in Puglia, insieme agli uffici regionali per la tutela del territorio, ha partecipato nel palazzo della Provincia del capoluogo dauno alla presentazione delle attività per gli interventi di mitigazione alla presenza di tutti i sindaci e degli amministratori locali. Presenti anche gli assessori Leonardo Di Gioia, Giovanni Giannini, Raffaele Piemontese, il commissario di Asset Puglia, l’agenzia per lo sviluppo sostenibile del territorio, Elio Sannicandro e il presidente della Provincia di Foggia Nicola Gatta.
“Certo, c’è un termine – ha sottolineato – sono in gran parte fondi del Patto per il Sud e quindi devono essere investiti in fretta perché altrimenti si rischia il definanziamento. Oggi siamo venuti a incoraggiare i Comuni, e in particolare i dirigenti. Perché una pubblica amministrazione che ha paura di risolvere i problemi solo per il timore di responsabilità da parte dei dirigenti – ha sottolineato Emiliano – è una pubblica amministrazione che non serve ai cittadini. E quindi devono prendere coraggio. Il fondo di rotazione che la Regione ha fatto, è un fondo che deve essere utilizzato da tutti, buttando anche il cuore oltre l’ostacolo, perché comunque il creditore è la Regione. E la Regione non manda certo a rotoli i Comuni, non avrebbe alcun interesse”.
“E poi – ha continuato Emiliano – noi cercheremo di aiutare i Comuni anche dal punto di vista progettuale, ecco perché qui c’è l’Asset, che è questa nuova agenzia alla quale abbiamo cambiato completamente la destinazione: prima era l’agenzia dei trasporti, adesso è diventata l’agenzia dei lavori pubblici. Quindi tutti i Comuni che non sono in grado di fare le progettazioni, anche perché gli organici sono quelli che sono. Lo Stato ha distrutto i Comuni italiani togliendo personale, competenze, soldi. Si affidino all’Asset, si facciano aiutare e comincino a lavorare. Perché perdere quest’occasione, con tutti i soldi che abbiamo messo a disposizione, sarebbe davvero un peccato e il problema finirà per non essere risolto mai. I sindaci sono seduti su una situazione difficile, ed è per questo che sono qui per incoraggiare i dirigenti, che non possono prima di tutto proteggere se stessi e poi le persone che camminano per strada o che rischiano di avere una frana addosso”.
“Il dissesto idrogeologico – ha detto Elio Sannicandro, di Asset – è un problema italiano che interessa anche la Puglia. Il rischio è connesso ai cambiamenti climatici e all’uso sconsiderato del territorio. Gli interventi messi in atto della Regione Puglia sino ad ora sono 87, in gran parte ultimati e gli altri in fase di ultimazione, per un importo di 187 milioni di euro. Inoltre altri 85 interventi sono realizzati direttamente dai Comuni grazie a un finanziamento regionale: fondi Por. Siamo anche al lavoro su nuovi interventi che riguardano il Piano frane: 16 interventi per 33 milioni di euro in provincia di Foggia. E sul Patto per il Sud, altri 21 interventi per 100 milioni di euro, in gran parte di sistemazioni idrauliche per mettere in sicurezza centri abitati, infrastrutture o aree industriali”.
Gli interventi in corso di esecuzione si riferiscono ad un Accordo di Programma fra Ministero per l’Ambiente e Regione Puglia sottoscritto il 25 novembre 2010, e al successivo Decreto della presidenza del consiglio dei ministri e delibera Cipe in cui sono elencati gli 84 interventi (con le descrizioni ed i relativi importi) previsti dall’Adp e da una delibera approvativa del Cipe. Gli interventi sono distribuiti sull’intero territorio pugliese ma in massima parte nel Subappenino Dauno e sul Gargano (Provincia di Foggia). Inizialmente l’ammontare complessivo dell’Adp era di 194.690.000 euro che è stato successivamente decurtato a 186.268.063. Inoltre è stato aggiunto un altro intervento (Casalnuovo) per un maggior onere di 2,5 milioni da realizzare sempre nell’ambito delle disponibilità economiche già assegnate.
Alla riduzione delle risorse disponibili ed agli ulteriori impegni economici si è fatto fronte con le economie di gara derivanti dagli appalti dei lavori che nel frattempo erano stati espletati. Attualmente tutti gli 85 interventi sono stati appaltati. Circa la metà di tali interventi è stata ultimata e collaudata. Tutti gli altri interventi sono in corso di attuazione. Molti lavori sono in fase di avanzata realizzazione. Soltanto 6 interventi sono in fase di avvio e tra questi 4 attendono il completamento dell’iter autorizzativo (Via o deroga paesaggistica).