Amsterdam adotterà LoRaWAN per creare reti Internet of Things in grado di coprire tutta le città e, in futuro, tutte le altre città. La start up olandese The Things Network, che ha elaborato la nuova tecnologia, persegue l’obiettivo di dare vita a un “global open crowdsourced Internet of Things Data Network”. In sei settimane The Things Network ha creato una rete IoT in grado di servire la città di Amsterdam e adesso si propone di proseguire la propria campagna di crowdsourcing per trasferirequesta piattaforma in altre realtà. LoRaWAN sta riscuotendo successo anche a livello internazionale, non a caso è una delle tecnologie al centro dell’attenzione al Ces di Las Vegas, poichè permette di creare comunicazione tra oggetti senza dover utilizzare reti WiFi o 3G/4G. In altre parole, consente di attivare reti senza che sia necessario disporre di codici di accesso e di servizi con Mobile subscription. L’altro aspetto fondamentale degli apparati LoRaWAN (e del progetto) consiste basso consumo energetico.
The Things Network ha naturalmente sfruttato la grande attenzione del Ces verso l’IoT grazie all’idea, applicata appunto alla città di Amsterdam, di creare una connessione wireless totalmente dedicata all’Internet delle cose mediante l’elaborazione in tempo reale dei dati raccolti. In tal modo si perviene a una conoscenza di tutti gli oggetti che fanno parlare la città, in virtù della quale è possibile adottare decisioni in tempi brevissimi su eventi, criticità, situazioni che richiedono un valutazione e una conoscenza dettagliata delle situazioni. Dai cestini dei rifiuti che comunicano quando devono essere svuotati, evitando viaggi inutili, ai rilevatori del traffico cittadino che forniscono informazioni su incidenti o ingorghi che richiedono l’intervento umano o ancora ai sensori di inquinamento o di rumore.
Con l’esperimento di Amsterdam The Things Network intende proporre una nuova interpretazione delle infrastrutture network per le Smart City, una soluzione che vede al centro i cittadini che con il modello crowdsourcing fanno un ulteriore passo verso la dimensione di Smart Citizen. In effetti, l’idea di The Things Network non si basa soltanto sulla tecnologica, ma prima di tutto sul modello partecipativo che viene proposto ai cittadini. L’applicazione della tecnologia LoRaWAN permette di disporre di apparati a basso costo, a basso consumo di energia e con una copertura territoriale limitata a circa 10 chilometri. Le soluzioni realizzate da The Things Network sono di varie dimensioni e di vari prezzi, ma il punto di forza è soprattutto nell‘accessibilità, un aspetto questo molto importante se si pensa che il progetto di copertura di Amsterdam è stato realizzato con 10 gateways del valore unitario di 1200 dollari. La società dispone di apparati anche più accessibili per questi progetti di network cittadino, pertanto propone una logica di partecipazione fondata su utenti che collaborano con altri utenti, ovvero in una modalità peer-to-peer, dove ogni cittadino crea un “nodo” sul quale si appoggia la copertura di un’area urbana. La dimensione di quest’area sarà funzionale alla scelta e al budget che ciascun cittadino deciderà di mettere a disposizione di questo progetto. Il modello proposto da The Things Network prevede una attivazione a partire da 1000 dollari o una soluzione da 1500 dollari, ma è in fase di realizzazione anche una soluzione Kickstarter con un gateway del valore di 200 dollari. I cittadini che decideranno di aderire potranno poi scaricare la app gratuita entrando a far parte del network . La proposta di The Things Network ha trovato consensi in molte città come Montreal, Austin, Manchester, Città del Capo.