“Accordi di programma importante per rilancio aree industriali”. Firmati al ministero dello Sviluppo economico tre testi per l’attuazione dei progetti di riconversione e riqualificazione delle aree di crisi industriale complessa di Frosinone, Gela e Venezia.
“E’ una grandissima occasione – sottolinea Di Maio – quella degli accordi di programma sia per il Veneto, per il Lazio e per la regione Sicilia di poter fare squadra con il Governo centrale per rilanciare delle aree che sono diventate deserti industriali. Rilanceremo queste aree – afferma Di Maio – mettendo sempre al centro le imprese: credo fortemente nel valore, nella forza delle imprese”.
Gli accordi sono stati firmati dal ministro dello Sviluppo economico e del Lavoro e vicepremier Luigi Di Maio, dal presidente della regione Veneto Luca Zaia, dal presidente della regione Lazio Nicola Zingaretti e dall’assessore della regione Sicilia Girolamo Turano.
“L’Accordo di programma su aree di crisi industriali lancia un modello produttivo diverso”, evidenzia Zingaretti che aggiunge: “Finalmente si sblocca l’area di Frosinone, e si sblocca anche la grande scommessa della Bonifica della Valle del Sacco. Ci sono 36 milioni e mezzo di euro. Mancava quest’ultimo tassello. La sottoscrizione dell’accordo di oggi su Frosinone è molto importante – conclude Zingaretti – perché interviene su un polmone produttivo italiano del manifatturiero”. Si conclude, così, una fase aperta nel 2016”.
Per la Sicilia “La firma di questo accordo – commenta l’assessore della regione, Girolamo Turano – era una delle priorità che ci eravamo dati con il presidente Musumeci all’indomani del nostro insediamento. Si tratta di un traguardo molto importante che è stato possibile raggiungere in tempi brevissimi grazie alla collaborazione virtuosa tra le istituzioni locali e il Mise. Adesso è fondamentale un lavoro di squadra con le imprese”.
Per il fronte veneto siamo di fronte al “risultato del buon lavoro che è stato fatto e dell’ottima collaborazione con il Mise – dichiara Zaia – che, grazie alla call promossa di Invitalia, ha misurato l’alto grado di attrattività che l’area riveste per possibili nuovi investimenti da parte delle aziende. Ringrazio tutte le istituzioni nazionali e locali, che hanno fattivamente collaborato per arrivare alla sottoscrizione dell’accordo di programma. Dopo il necessario passaggio alla Corte dei Conti, partirà la fase di realizzazione degli interventi destinati a creare le condizioni per una nuova fase di crescita del tessuto industriale di Venezia e di Porto Marghera”.
In generale l’obiettivo degli Accordi è di attrarre nuovi investimenti, promuovendo iniziative imprenditoriali per la riqualificazione e la reindustrializzazione dei siti produttivi esistenti, favorendo l’aggregazione delle piccole e medie imprese locali e la collaborazione con le grandi imprese. Sono inoltre previsti degli strumenti agevolativi per la formazione e il reimpiego dei lavoratori delle aree colpite dalla crisi.
Per Frosinone il Mise ha destinato un finanziamento di 10 milioni di euro. Per Gela uno di 15 milioni ai quali si aggiungono 10 milioni stanziati dalla Regione Sicilia. Per la zona industriale di Venezia il Mise ha previsto invece un finanziamento di 20 milioni di euro ai quali si aggiungono circa 6,7 milioni di euro stanziati dalla regione Veneto per interventi a sostegno dell’occupazione e dell’adeguamento delle competenze professionali.