In diciannove comuni dell’Emilia Romagna il 13 e il 14 ottobre oltre 150 volontarie e volontari formati dalla Protezione civile, allestiranno punti informativi per diffondere la cultura della prevenzione sul rischio sismico e sul rischio idrogeologico, in contemporanea con altre piazze in tutta Italia.
L’iniziativa si chiama “Io non rischio” e giunge quest’anno all’VIII edizione.
Una campagna nazionale di comunicazione, una sorta di esortazione alla consapevolezza. L’esposizione ai rischi è un dato di fatto che appartiene a ciascuno di noi, ma può essere sensibilmente ridotta attraverso la conoscenza dei problemi. La presa d’atto delle possibili conseguenze e l’adozione di alcuni semplici accorgimenti, infatti, può contribuire alla sicurezza personale e collettiva. Conoscere il rischio legato al terremoto sviluppa la conoscenza degli elementi di vulnerabilità sismica del patrimonio edilizio per una corretta definizione degli interventi di adeguamento e miglioramento degli edifici esistenti, nell’attività ordinaria come in quella strutturale. Conoscere la normativa sul rischio sismico può inoltre fornire l’opportunità per mettere in sicurezza le strutture esistenti utilizzando strumentazioni e incentivi in una nuova ottica.
Occorre insomma favorire percorsi che accelerino la realizzazione degli interventi di prevenzione del rischio sismico dalla semplificazione delle procedure all’approfondimento dei possibili interventi a tutti i livelli.
I comuni emiliano romagnoli che aderiscono alla campagna “Io non rischio” sono: Bologna, Brescello (RE), Bagnacavallo (RA), Carpi (MO), Castel San Giovanni (PC), Cesena, Forlì, Gambettola (FC), Imola, Malalbergo (BO), Modena, Novellara (RE), Parma, Ravenna, Riccione, Rimini, Rivergaro (PC), San Lazzaro di Savena (BO), San Possidonio (MO).