«Anci e Forum Nazionale del Terzo Settore hanno siglato un protocollo di intesa per promuovere, tutelare e valorizzare il patrimonio culturale del nostro Paese. L’accordo nasce dalla comune visione che investire in politiche culturali e di formazione rappresenti un fattore primario per lo sviluppo sociale. La cultura è parte fondante del nostro sistema di welfare e il settore culturale, unitamente a quello turistico, a esso fortemente collegato, costituisce un’importante fonte di occupazione, soprattutto giovanile. Obiettivo della collaborazione quindi, incentivare la tutela, la valorizzazione e promozione del nostro patrimonio culturale sui territori, rafforzando l’apporto e il coinvolgimento dei soggetti no profit e favorendo le relazioni con le istituzioni locali. L’intesa vuole anche individuare strategie congiunte volte all’utilizzo delle risorse previste dai Fondi Comunitari e definire le procedure per l’affidamento della gestione dei beni pubblici, anche di quelli non presidiati, attraverso l’avvio di un confronto con la Conferenza delle Regioni rispetto alle Leggi regionali esistenti in materia». Così una nota di Anci. «L’accordo con il Forum riveste per noi una grande importanza – afferma il presidente Piero Fassino – perché attraverso il rafforzamento della collaborazione con i soggetti del Terzo Settore si possono attivare politiche di valorizzazione del patrimonio culturali più inclusive, più efficaci e più estese – si pensi al tema del patrimonio ‘minore’, che spesso le pubbliche amministrazioni da sole non riescono a gestire. Su questi temi, insieme al Forum – aggiunge Fassino – vogliamo promuovere delle sperimentazioni concrete, che partano dal patrimonio dei Comuni, ma su cui intendiamo immediatamente coinvolgere, in una logica di coordinamento e di integrazione, anche il Mibact». «Abbiamo sostenuto questo accordo – dichiara il portavoce del Forum del Terzo Settore, Pietro Barbieri – perché conosciamo bene l’impegno e l’investimento, in termini di dimensioni e qualità, che le nostre organizzazioni mettono sul piano culturale, sia a livello nazionale che nei territori. La capacità delle realtà di terzo settore di leggere le dinamiche dei territori e di intercettarne i bisogni genera esperienze che promuovono partecipazione attiva, coesione tra cittadini, senso di democrazia e che rafforzano i legami con le istituzioni locali. Il protocollo ci permetterà di definire strategie comuni; pensiamo solamente al recente decreto ministeriale che affida al no profit la gestione di beni pubblici poco valorizzati, chiusi o da restaurare. In questa ottica la collaborazione con ANCI consentirà una migliore tutela e l’accrescimento delle potenzialità del nostro patrimonio culturale sui territori».