Il corretto governo del territorio richiede strumenti di pianificazione adeguati e articolati. Le città hanno i Prg, le coste e le zone balneari i Puad (Piano di utilizzo del demanio marittimo). Quest’ultimo strumento assume particolare rilievo soprattutto nelle isole. Un caso esemplare è la Sicilia, laddove, proprio di recente, la Regione ha commissariato 63 Comuni per non essersi ancora dotati proprio del Puad. Adottata dall’assessore al territorio e all’ambiente, Toto Cordaro, la decisione è analoga a quella della Regione Puglia che ha fatto lo stesso con 23 Comuni lo scorso marzo. I commissari, già nominati dall’assessore Cordaro, avranno il compito di predisporre in sostituzione degli enti locali le procedure per l’approvazione degli strumenti di pianificazione urbanistica delle coste, fondamentali per il rilascio di nuove concessioni demaniali e quindi per la crescita del settore balneare e dei posti di lavoro. In mancanza dei Puad, infatti, i Comuni non potevano regolamentare l’uso della fascia costiera demaniale e del litorale marino, come previsto dalla legge regionale in vigore. Di seguito la lista dei 63 Comuni siciliani commissariati: Acate, Acquedolci, Aliterme, Altavilla, Bagheria, Barcellona Pozzo di Gotto, Brolo, Butera, Calatabiano, Capo D’Orlando, Carlentini, Casteldaccia, Cattolica Eraclea, Cinisi, Ficarazzi, Fiumefreddo, Forza D’Agrò, Gela, Lampedusa, Lascari, Letojanni, Lipari, Mascali, Melilli, Milazzo, Menfi, Modica, Monforte San Giorgio, Montallegro, Motta D’Affermo, Naso, Noto, Oliveri, Pace del Mela, Porto Empedocle, Porto Palo, Priolo Gargallo, Reitano, Ribera, Rometta, San Filippo del Mela, San Mauro Castelverde, San Pier Niceto, Santa Flavia, Sant’Agata Militello, Sant’Alessio Siculo, Santa Marina Salina, Santo Stefano di Camastra, Sciacca, Scilli, Siculiana, Taormina, Terme Vigliatore, Termini Imerese, Terrasini, Torregrotta, Torrenova, Trappeto, Tusa, Ustica, Valderice, Valdina, Vittoria.
“Si tratta di un intervento necessario e non più derogabile – spiega l’assessore Cordaro in una nota – al quale i Comuni erano stati chiamati dall’amministrazione regionale ad adempiere secondo una tempistica precisa e comunicata in tempo utile. Alcuni dei 122 Comuni costieri hanno provveduto, individuando i tecnici per la realizzazione del piano e attivando la procedura. In questi casi, anche se non hanno concluso l’iter, abbiamo valutato positivamente la volontà di ottemperare alle indicazioni dell’assessorato. Ma negli altri 63 casi, si è evidenziata una assoluta mancanza di riscontro alla nostra interlocuzione, che ha portato al commissariamento. La nomina dei commissari non risponde, tuttavia, a una logica punitiva, ma intende essere uno strumento agile, che consenta alle amministrazioni comunali di uscire dalle secche di una pianificazione che in molti casi si è rilevata difficile da realizzare, anche per mancanza di personale tecnico o di risorse adeguate”. Dello stesso tenore il governatore della Regione Sicilia, Nello Musumeci:
“Dopo anni di attese vane, presto la nostra regione avrà lo strumento di pianificazione delle sue coste. Si pone fine così a una lunga stagione che ha consentito in alcuni casi opacità nei rapporti con i privati, caos urbanistico e mancate occasioni di sviluppo delle aree demaniali. Ora che, grazie a noi, la musica sta cambiando, ci aspettiamo dai Comuni pronta e leale collaborazione, nell’interesse di tutti”.