Nei primi sei mesi di quest’anno le entrate tributarie erariali accertate in base al criterio della competenza giuridica ammontano a 198.515 milioni di euro, segnando un decremento di 6.406 milioni di euro rispetto allo stesso periodo del 2017 (- 3,1%). La diminuzione del gettito è stata influenzata dallo slittamento al mese di luglio del versamento delle imposte in autoliquidazione e dallo spostamento (dal mese di maggio a novembre) del versamento dell’acconto dell’imposta sulle assicurazioni.
Il gettito delle imposte dirette risulta pari a 102.950 milioni di euro, con una diminuzione di 7.676 milioni (6,9%) rispetto al primo semestre del 2017. Lo slittamento dell’ultimo giorno di versamento dell’Irpef e dell’Ires rende poco significativo il confronto del gettito complessivo con l’analogo periodo dell’anno precedente.
Le ritenute Irpef sui lavoratori dipendenti e sui pensionati mostrano una crescita di 2.426 milioni di euro (+3,2%). Nel periodo di riferimento mostra un incremento significativo il gettito dell’imposta sostitutiva sui redditi da capitale e sulle plusvalenze (+54,0%), per effetto del versamento nel mese di febbraio dell’imposta sui risultati della gestione individuale di portafoglio in regime di risparmio gestito, che riflette la performance positiva dei mercati nel corso del 2017.
Significativo anche il ricavo dell’imposta sostitutiva sul valore dell’attivo dei fondi pensione (+39,0%) che evidenzia i risultati positivi dei rendimenti medi ottenuti lo scorso anno dalle diverse tipologie di forme pensionistiche complementari. Le entrate dell’imposta sostitutiva sui redditi, le ritenute sugli interessi ed altri utili di capitale mostrano una crescita pari a +3,4% per effetto dell’andamento positivo delle ritenute sugli introiti diversi dai dividendi e dalle ritenute su proventi da fondi d’investimento in valori mobiliari di diritto estero.
L’andamento dell’Ires registra una diminuzione del 67,8% per effetto dello slittamento al mese di luglio del versamento della tassa. Per quanto riguarda le imposte indirette il gettito che ammonta a 95.565 milioni di euro, registrando una crescita di 1.270 milioni (+1,3%). Il risultato è legato all’andamento del gettito dell’Iva (+1.151milioni di euro, +2,0%) ed in particolare, della componente sugli scambi interni che aumenta di 952 milioni. Nettamente positiva la dinamica del prelievo sulle importazioni (+199 milioni di euro). Sempre tra le imposte indirette è stato rilevato un significativo incremento, dato dalle entrate dell’imposta di registro (+13,7%, pari a 306 milioni di euro), dai versamenti del canone di abbonamento radio e Tv (+7,6%, pari a 58 milioni di euro) e dell’imposta di bollo (+9,7%, pari a 321 milioni di euro). Da considerare è, infine, la diminuzione dell’entrata delle imposte sulle assicurazioni (-75,5%) dovuta allo spostamento dei termini di versamento (da maggio a novembre) del relativo acconto, così come previsto dalla Legge di Bilancio per il 2018.