Nell’ambito delle diverse disposizioni contenute nel decreto dignità, che spazia dalla limitazione dei contratti di lavoro a tempo determinato alla lotta contro le ludopatie, spiccano alcune importanti misure in materia fiscale. Tre in particolare, messe a fuoco dalla rivista telematica dell’Agenzia delle Entrate “Fisco Oggi”: modifica del redditometro; modifica dello spesometro; abolizione dello split payment.
Per quanto riguarda il redditometro, il provvedimento del Governo stabilisce che il decreto ministeriale attualmente vigente (dm 16/09/2015) – il quale elenca gli elementi indicativi di capacità contributiva – non abbia più effetto per i controlli ancora da eseguire relativi al 2016 e agli anni successivi. Di conseguenza, il Mef emanerà un nuovo decreto in materia, dopo aver sentito l’Istat e le associazioni maggiormente rappresentative dei consumatori.
Quanto allo spesometro (art. 21 del dl 78/2010), il decreto rinvia la prossima scadenza per la trasmissione della comunicazione dei dati delle fatture emesse e ricevute. In altre parole, i dati relativi al terzo trimestre 2018 potranno essere inviati telematicamente all’Agenzia delle Entrate entro il 28 febbraio 2019, anziché entro il secondo mese successivo al trimestre, cioè il 30 novembre 2018.
Infine, viene abolito lo split payment (art. 17-ter del dpr 633/72) per le prestazioni di servizi rese alle pubbliche amministrazioni dai professionisti i cui compensi siano assoggettati a ritenute alla fonte a titolo di imposta o di acconto.