C’è anche l’abolizione del dipartimento Casa Italia nello schema di decreto legge recante “Disposizioni urgenti in materia di riordino delle attribuzioni dei Ministeri dei beni e delle attività culturali e del turismo, delle politiche agricole alimentari e forestali e dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, nonché in materia di famiglia e disabilità”, approvato il 2 luglio dal Consiglio dei ministri.
Casa Italia da dipartimento diventa progetto gestito direttamente dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri. La bozza del provvedimento lascia inalterata l’entità della dotazione finanziaria del progetto, pari a 1,3 milioni di euro per il 2017 e 2,5 milioni a partire dal 2018.
Ricordiamo che il dipartimento Casa Italia è stato istituito con il decreto “Sisma 2” – decreto-legge 9 febbraio 2017, n. 8, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 aprile 2017, n. 45 – presso la Presidenza del Consiglio dei ministri per l’esercizio delle funzioni di indirizzo e coordinamento dell’azione strategica del Governo connesse al progetto «Casa Italia», anche a seguito degli eventi sismici che hanno interessato le aree del Centro Italia nel 2016 e nel 2017. La finalità del dipartimento è di sviluppare, ottimizzare e integrare strumenti finalizzati alla cura e alla valorizzazione del territorio e delle aree urbane nonché del patrimonio abitativo, anche in riferimento alla sicurezza e all’efficienza energetica degli edifici.
Terminano, inoltre, le attività della Struttura di missione Italiasicura contro il dissesto idrogeologico e per lo sviluppo delle infrastrutture idriche. Non è stato rinnovato neanchè il mandato della Struttura di missione Italiasicura/Scuole presso la Presidenza del Consiglio dei ministri per la riqualificazione dell’edilizia scolastica.
Il testo del decreto legge approvato il 2 luglio scorso dal Consiglio dei Ministri trasferisce al Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare le funzioni in materia di emergenza ambientale esercitate dalla Presidenza del Consiglio dei ministri, nonché i compiti in materia di contrasto al dissesto idrogeologico, di difesa e messa in sicurezza del suolo e di sviluppo delle infrastrutture idriche.
Inoltre, il decreto trasferisce al Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali le funzioni esercitate dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo in materia di turismo, prevedendo, al contempo, il conseguente cambio delle denominazioni dei due Ministeri, il trasferimento delle risorse umane, strumentali e finanziarie e le necessarie modifiche normative riguardanti gli enti vigilati.