È stato inaugurato ieri a Lampedusa (Agrigento) in piazza Garibaldi il ‘Mosaico dell’Umanità’, opera dell’artista viterbese Roberto Joppolo. Una struttura in ferro a forma di croce latina alta 2,5 metri, formata da tanti tasselli in ceramica policroma che rappresentano i volti dell’umanità che convergono verso la figura del Santo Padre, simbolo di fraternità universale. L’opera (già benedetta da Papa Francesco) è stata inaugurata dal sindaco di Lampedusa e Linosa, Totò Martello, nell’ambito della Giornata mondiale del rifugiato celebrata ieri in 19 territori coinvolti dal progetto ‘Snapshots from the Borders – Small towns facing the global challengers of Agend 2030’ che vede il Comune di Lampedusa e Linosa come capofila.
La Giornata mondiale del rifugiato è stata indetta il 20 giugno dalle Nazioni Unite per ricordare la data di approvazione, nel 1951, della Convenzione sui profughi da parte dell’Assemblea generale dell’Onu. L’Evento si celebra in tutto il mondo. Nello stesso giorno giorno è stato presentato a Roma il rapporto statistico Global Trends 2017, una mappatura globale dei flussi di uomini, donne e bambini in fuga da guerre, persecuzioni e violazioni dei diritti umani. Ma iniziative ed eventi si svolgeranno per tutto il mese. Numerosi gli appuntamenti in tutta Italia: da Roma fino ai centri Sprar di Cividale del Friuli, Trieste e Napoli, scelti per l’iniziativa Porte Aperte’ dei centri di accoglienza.
“Non vogliamo costruire muri, vogliamo abbatterli – ha detto il sindaco durante la cerimonia – Lampedusa è un’isola di pace”. Il ‘Mosaico dell’Umanità’ realizzato in tre esemplari è stato installato a Lampedusa, terra di approdo e di accoglienza per migliaia di migranti e rifugiati: per quel che riguarda le altre due opere, una è a Viterbo, città dei Papi, l’altra sarà collocata a San Josè di Costa Rica, sede della Corte inter-americana dei diritti umani e dell’Università per la pace delle Nazioni Unite.