La videosorveglianza si diffonderà a breve in Sardegna grazie a cospicui finanziamenti pubblici. Non a caso, trentasette milioni di euro li stanzierà lo Stato, altri 20 milioni e mezzo la Regione, così le telecamere saranno posizionate nelle strade di 256 Comuni sardi su 377. Ecco perché i Sindaci di Cagliari, Quartu, Sanluri, Settimo, Portoscuso, Nuraminis, Pauli Arbarei e Villamar, assieme al prefetto Tiziana Giovanna Costantino, hanno firmato nella Prefettura in piazza Palazzo a Cagliari il Patto per l’attuazione della sicurezza urbana e per l’installazione dei sistemi di videosorveglianza. Presenti al tavolo anche l’assessore regionale agli Enti locali, Cristiano Erriu, e i vertici di polizia di Stato, carabinieri e Guardia di finanza. Si conta di accendere le telecamere nel prossimo autunno. L’iniziativa è figlia, a sua volta, dell’accordo per la promozione della sicurezza integrata firmato col ministro dell’interno, Marco Minniti, durante la sua visita in Sardegna il 27 febbraio scorso. Di conseguenza, i centri urbani e parte delle aree rurali saranno videosorvegliati con impianti che registrano le immagini. Alle forze dell’ordine saranno consegnate le chiavi d’accesso per visionare le registrazioni se saranno utili allo svolgimento delle indagini sui reati (tra cui attentati e vandalismo), per ricostruire le dinamiche degli incidenti stradali e scoprire chi crea discariche abusive nel territorio.