La Giunta provinciale di Bolzano ha approvato ieri l’integrazione della dotazione finanziaria per l’avviso pubblico per “Azioni volte al rafforzamento delle competenze e all’accompagnamento al lavoro dei soggetti vulnerabili – Annualità 2017/18” facente parte del programma operativo FSE 2014-20.
L’avviso era finalizzato a facilitare l’integrazione delle persone più vulnerabili, che trovano difficoltà a entrare nel mercato del lavoro: disabili, soggetti affetti da dipendenze, soggetti in regime di detenzione o esecuzione penale esterna, ex detenuti, vittime di violenza, di tratta o grave sfruttamento e a rischio di discriminazione, migranti (compresi i richiedenti asilo), beneficiari di protezione internazionale, minori stranieri non accompagnati prossimi alla maggiore età, minoranze etniche riconosciute, persone senza fissa dimora.
Per la prima volta dall’avvio del nuovo programma operativo 2014-20 del Fondo sociale europeo, i progetti ammessi al finanziamento richiedono per la copertura un importo superiore alla dotazione finanziaria disponibile. Per finanziare gli oltre 50 progetti ammessi sono necessari infatti complessivi 7,7 milioni. La graduatoria definitiva verrà pubblicata sul Bollettino ufficiale della Regione Trentino-Alto Adige, mercoledì 24 maggio. La Giunta ha quindi provveduto all’integrazione dei mezzi finanziari a disposizione per un totale di 2,7 milioni di euro, composti per il 50% da fondi europei del FSE (1.350.000 euro), per il 35% da fondi statali (945.000 euro) e per il 15% da fondi provinciali (405.000 euro). Nella seduta odierna la Giunta ha anche provveduto alla modifica della prenotazione di spesa per il bando FSE per “Interventi di formazione volti al rafforzamento delle competenze e all’accompagnamento al lavoro dei lavoratori maturi – Annualità 2017/18”. Nell’ambito di questo obiettivo strategico sono stati dichiarati ammissibili 10 progetti per un importo complessivo di 1.127.494 euro.
Per tale avviso erano stati messi a disposizione 5 milioni di euro. “Si tratta di un investimento importante che nel caso dei rifugiati e dei richiedenti asilo punta a una loro maggiore integrazione sul territorio provinciale e, se poi lasceranno la nostra provincia, in generale in Europa”, ha spiegato l’assessora provinciale alle politiche sociali Martha Stocker.