Italia sempre più fragile e insicura, mentre i cambiamenti climatici amplificano gli effetti di frane e alluvioni. A parlare chiaro sono i dati di Ecosistema Rischio 2017, l’indagine di Legambiente sulle attività nelle amministrazioni comunali per la riduzione del rischio idrogeologico, realizzata sulla base delle risposte fornite da 1.462 amministrazioni al questionario inviato ai 7.145 comuni classificati ad elevata pericolosità idrogeologica (oltre l’88% del totale) secondo i dati dell’Ispra. Ma qualcosa si muove.
“Abbiamo ‘liberato’ 33,5 milioni di euro per venire incontro alle esigenze che il vecchio ‘Patto di stabilità’, oggi ‘Equilibrio di bilancio’, impone ai Comuni che pertanto si trovavano nell’impossibilità di affrontare investimenti anche su questioni molto sensibili come le opere di prevenzione del dissesto idrogeologico o di edilizia scolastica”. Lo ha annunciato il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, nella conferenza stampa del dopo giunta in cui ha illustrato i principali provvedimenti approvati nella seduta appena conclusa.
“A questi si aggiungono ulteriori 400mila euro – ha continuato Fontana – destinati ai Consorzi di bonifica: in base all’accordo con Anci, l’Associazione Nazionale Comuni Italiani, della Lombardia, a settembre abbiamo programmato di stanziare altre risorse”.