«I dati cozzano contro ogni buona intenzione. Bisogna incentivare la auto a gas, a metano ed elettriche. Togliere le caldaie a gasolio. Rinnovare il parco del trasporto pubblico, e su questo sia il Comune di Milano che la Regione con Trenord stanno facendo molto. Le misure d’emergenza sono dei palliativi, c’è poco da aggiungere. Il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, è tornato a criticare il blocco del traffico a Milano deciso dal Comune contro l’emergenza smog. E chiama in causa il Governo, cui chiede 2 miliardi in cinque anni, per il trasporto pubblico locale e gli incentivi alla rottamazione. «Non si può pensare – dice a proposito dello stop alle auto – che sia una misura risolutiva. E comunque sia crei un disagio senza un beneficio riscontrabile coi numeri». A chi accusa la Regione, replica che «le misure prese ci sono da tempo: da ottobre 2016 bloccheremo tutti i diesel euro 3, ad esempio». Ma se si vuole abolire del tutto il diesel, «servono tempo e gli incentivi del Governo. Noi chiederemo 200 milioni l’anno per cinque anni. Se arriveranno, saremo la prima regione senza auto inquinanti. Oggi come oggi non posso chiedere a un pensionato di spendere 30mila euro per cambiarsi la macchina». Maroni spiega di averne già parlato con il Ministro dell’Ambiente Galletti, cui ha chiesto anche «incentivi per potenziare il trasporto pubblico locale, soprattutto su ferro, ci servono un miliardo di euro per i prossimi cinque anni», da aggiungere agli incentivi alla rottomazione.