Edifici, giardini, parchi, siti archeologici, luoghi di culto ma anche interi borghi al centro delle giornate organizzate dal Fondo Ambiente Italiano. Giunte alla 26° edizione tornano le giornate Fai di Primavera. Appuntamento quindi sabato 24 e domenica 25 marzo, per avere la possibilità di vedere aperti luoghi solitamente inaccessibili e chiusi al pubblico.
La formula è sempre la stessa, ormai collaudata e vincente che vede oltre mille luoghi della cultura aperti in tutta Italia nel primo fine settimana di primavera grazie al lavoro costante e attento delle 120 delegazioni sparse sul territorio, degli 88 gruppi fai, degli 86 gruppi giovani e dei 7500 volontari che si impegnano tutto l’anno per far sì che l’appuntamento principe del Fondo per l’Ambiente possa coinvolgere quanti più beni e appassionati possibile.
E anche quest’anno la lista dei luoghi aperti è lunga ed entusiasmante si va dal castello di Aymaville ad Aosta al palazzo della Marina di Roma, dal palazzo Famularo di Lecce all’Abbazia di Santa Maria di Staffarda a Revello. E ancora, tanti borghi, come quello di Finale Emilia, col suo centro storico ancora danneggiato dopo il terremoto del maggio 2012, o Castelbuono, in provincia di Palermo, nato attorno al castello dei principi di Ventimiglia.
Ogni regione ha il suo calendario e ogni località, anche la più piccola, può riservare sorprese. L’elenco completo delle aperture è consultabile sul sito.