La cultura digitale è la cultura che si è sviluppata grazie alle nuove tecnologie e in particolare a Internet. Sono già tanti, e continuano a crescere di numero, gli eventi che su tutto il territorio nazionale animeranno dal 9 al 14 aprile la III edizione della Settimana delle Culture Digitali (#SCUD2018). L’iniziativa è promossa dalla Digital Cultural Heritage, Arts & Humanities School, una rete che riunisce oltre 70 soggetti tra università, enti di ricerca nazionali, istituti di cultura, associazioni e altre organizzazioni.
Sono creatività ed Europa le parole d’ordine della III° Edizione della SettimanaCultureDigitali che “vuole diffondere la consapevolezza della portata epocale dell’avvento del digitale nella storia culturale dell’umanità”. Ad anticiparlo all’Adnkronos è Carmine Marinucci, Segretario Generale di DiCultHer, il network Digital Cultural Heritage, Arts & Humanities School che promuove la kermesse e riunisce oltre 70 soggetti tra università, enti di ricerca nazionali, istituti di cultura, associazioni e altre organizzazioni. La terza edizione, sostenuta dal Miur e dal Mibact, vede dal 9 al 14 aprile eventi in tutt’Italia ed il focus è “I giovani titolari dell’Europa”. Convegni, seminari e laboratori dedicati al valore delle culture digitali in tutte le loro forme scandiscono la manifestazione del 2018. L’iniziativa “vede protagonisti i giovani e la scuola insieme a tutte quelle organizzazioni culturali italiane che aderiscono al manifesto dell’iniziativa” evidenzia Marinucci.
Scopo comune è rispondere al bisogno di formazione sulle competenze digitali da parte degli operatori dei settori patrimonio culturale, arti e scienze umanistiche, trasformare la domanda da potenziale ad attuale, ottimizzare il contesto di mercato, orientando le scelte politiche in Italia e in Europa sulla base delle più avanzate attività di ricerca e innovazione.
La Settimana, sottolinea Segretario Generale di DiCultHer, punta anche ad “aiutare le persone ad orientarsi per navigare nell’oceano di opportunità che si aprono con il digitale nell’universo scientifico e culturale. Ma non solo. Vogliamo creare una vera community come laboratorio interdisciplinare permanente di trasmissione fra le generazioni delle culture digitali”. Di qui il via alla ricognizione per “monitorare chi aderirà all’edizione di quest’anno che “vuole, rimuovere le barriere disciplinari e, dalle materie STEM (Scienza-Tecnologia-Ingegneria e Matematica), aprirsi anche a nuovi perimetri inserendo discipline creative, umanistiche e artistiche”.
L’iniziativa #SCUD2018 si inserisce nell’ambito delle manifestazione italiane per il 2018, Anno europeo del Patrimonio Culturale ed è dedicata ad Antonio Ruberti. Ministro dell’Università e della Ricerca, Ruberti promosse sin dal 1991 le Settimane della Cultura Scientifica, compiendo il primo passo di un cammino di diffusione della cultura scientifica che, proseguito poi in Europa nella sua funzione di Commissario europeo per la scienza, la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l’educazione, lo ha portato a raccordare le iniziative dei singoli Paesi con l’istituzione della Settimana Europea della cultura scientifica.
In questa veste, segnala infine Marinucci, Ruberti “ha varato negli anni accordi con istituzioni internazionali, programmi europei e , quale naturale punto di arrivo del suo percorso, si è spinto fino a raccordare le iniziative dei singoli Paesi con l’istituzione della Settimana Europea della cultura scientifica”. “Dedicare la Settimana delle Cultura Digitale ad Antonio Ruberti -osserva infine Marinucci- è stato quindi un atto naturale per DiCultHer e vuole assumere il significato di raccordo e di continuità tra il grato ricordo per una vita dedicata interamente alla Scienza, e alla diffusione della cultura scientifica, e l’attuale apertura verso il paradigma digitale che sempre di più e più profondamente influisce sul nostro modo di vivere e di pensare la cultura”.