Per nuove piste ciclabili sono in arrivo 50 milioni di euro di finanziamenti a tasso zero in favore degli enti locali. Lo prevede il bando “Comuni in pista – #sullabuonastrada”, un progetto dell’Istituto per il credito sportivo in collaborazione con l’Anci e Federciclismo. I 50 milioni di euro di mutui a tasso zero serviranno per la realizzazione e la messa in sicurezza delle piste ciclabili, nonché per nuove strutture e attrezzature strumentali. Le risorse potranno essere utilizzate anche per l’abbattimento delle barriere architettoniche e per l’efficientamento energetico delle piste stesse.
I Comuni potranno presentare più domande, ognuna relativa a un solo progetto che, in caso di approvazione, potrà beneficiare del completo abbattimento della quota interessi nel limite massimo di 3 milioni di euro. Per la parte superiore a questa cifra, sono tuttavia previsti tassi agevolati. Per le istanze presentate dalle Unioni di Comuni e quelle da parte di altre forme associative municipali, il limite complessivo sarà, invece, di 6 milioni di euro e il mutuo avrà una durata massima di 15 anni. Le domande dovranno essere presentate dal 15 marzo al 2 luglio 2018.
“Il progetto “Comuni in pista” promosso dall’Istituto per il credito sportivo in collaborazione con L’Anci e Federciciclismo – ha detto il titolare dello Sport, Luca Lotti – rappresenta un impegno importante che punta al miglioramento e alla crescita delle nostre comunità territoriali, attraverso lo sviluppo del sistema infrastrutturale, incentivando l’attività fisica e uno stile di vita salutare. Un percorso che prosegue in coerenza al principio ispiratore del “Fondo Sport e Periferie” reso stabile attraverso l’azione dell’attuale Ministero per lo Sport. E che oggi ha visto approdare alla firma finale i decreti ministeriali che sbloccano 100 milioni di euro di spazi finanziari messi a disposizione dei Comuni per destinarli all’impiantistica sportiva. È il primo provvedimento che dà attuazione a quanto previsto dall’ultima legge di bilancio. Un disegno complessivo che mette insieme attenzione, tutela e valorizzazione delle aree meno fortunate del nostro Paese e la cultura dello sport che deve acquistare sempre maggiore centralità sociale nella vita di tutti i cittadini”.
“Quello a favore di una mobilità sostenibile integrata – ha sottolineato il presidente dell’Associazione dei comuni italiani, Antonio Decaro – è un impegno che i Sindaci e l’Anci continuano ad assumere con convinzione, nelle scelte che coinvolgono l’amministrazione quotidiana delle città. Non solo per salvaguardare l’ambiente, ma anche per investire in qualità della vita e nello sviluppo sostenibile del Paese. In un Paese in cui il 65% delle persone si sposta in auto su percorsi inferiori ai cinque chilometri, la bicicletta ha ottime chance di diventare il mezzo primario per questo tipo di spostamenti. Purché ci si creda e si lavori per renderla un’alternativa vera all’auto”.
“I 1355 cantieri realizzati grazie alla collaborazione con l’Istituto per il credito sportivo – ha detto il vicepresidente vicario dell’Anci, Robero Pella – sono una grande realtà per i Comuni: hanno rimesso in moto l’economia, anche quella locale, attraverso il coinvolgimento delle piccole aziende dei territori con un forte impatto anche sullo spirito di comunità e sul benessere e la salute nelle città. Con l’ultima legge di bilancio sono stati assorbiti tutti i 100 milioni di euro messi a disposizioni dal governo, per la prima volta, come spazi finanziari dedicati ad investimenti in materia sportiva.
Puntare sullo sport nelle nostre città significa anche favorire l’integrazione, la nascita di reti di relazioni, di legami sociali e produrre effetti positivi anche sotto il profilo della salute e del benessere abbattendo i costi sanitari che incidono sui bilanci di Comuni e Regioni. La firma del protocollo di oggi offre la possibilità ai Comuni, con la disponibilità di 50 milioni di euro, di investire sulle piste ciclabili e sulla loro messa in sicurezza. Come Associazione nazionale dei Comuni italiani ci impegneremo a girare l’Italia sensibilizzando i Comuni e le Anci regionali sul tema”.
“Il miglioramento qualitativo e quantitativo del sistema infrastrutturale sportivo del nostro Paese ha aggiunto il presidente dell’Ics, Andrea Abodi – è il cuore della missione del credito sportivo, che vogliamo interpretare quotidianamente nel modo più determinato ed efficace. Coltiviamo l’ambizione di contribuire insieme all’Anci e alla Federazione ciclistica italiana alla costruzione di un modello italiano dedicato allo sviluppo di piste ciclabili e ciclovie”.
“Sicuramente la bicicletta è protagonista nella mobilità – ha concluso il presidente della Federciclismo, Renato Di Rocco. Ogni studio proiettato nel rispetto dell’ambiente prevede l’immagine della bici come valore aggiunto e consolidato. Facilitare l’accesso al credito per realizzare piste ciclabili secondo uno standard tecnico di sicurezza, rappresenta una vera opportunità per invogliare anche coloro che abitualmente non usano la bici, oltre a poter sostenere i vari possibili scenari di scuola casa, e scuola lavoro per studenti ed adulti. La Federazione Ciclistica italiana assicura il sostegno tecnico assimilando le caratteristiche ai percorsi di quanto di meglio già realizzato nei Paesi dove la bicicletta è di utilizzo quotidiano o ragione di spostamento. Questo finanziamento messo a disposizione dei Comuni è un invito agli stessi Enti locali a non attendere ancora e investire in strutture che rappresentano le migliori direttrici future di sviluppo urbano. Strutture che sono un bene per le comunità coinvolte ed anche per il nostro sport.”.