Il 2017 si è concluso con un bilancio piuttosto positivo per quanto riguarda la qualità dell’aria in Trentino. I dati di dicembre hanno evidenziato, ad esempio, un indice di inquinamento “moderato”, ma la buona notizia è che si conferma per il quinto anno consecutivo il rispetto del limite annuale di 35 sforamenti in tutte le stazioni della rete provinciale relativamente alle polveri sottili PM10.
“L’indice di inquinamento moderato – spiega l’Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente nel report di dicembre appena diffuso – è determinato dai superamenti del limite previsto per la media oraria di biossido di azoto NO2 registrati presso la stazione di traffico di via Bolzano a Trento, e dai superamenti del limite previsto per la media giornaliera di polveri sottili PM10 registrati presso la stessa stazione del capoluogo e a Borgo Valsugana. Un indice di inquinamento “basso” si è invece registrato in Piana Rotaliana, Rovereto e Riva del Garda”.
Per quanto riguarda Trento, all’interno di una situazione generale positiva (la stazione di Parco Santa Chiara ha evidenziato 14 sforamenti nel corso del 2017) i dati della postazione di via Bolzano risentono del maggiore contributo delle emissioni provenienti dal traffico.
Un fronte di un certo rilievo che rimane ancora aperto è la presenza, talvolta eccedente i limiti, del biossido di azoto in prossimità delle arterie di maggior transito di veicoli. La stazione dedicata a questo tipo di misura, sempre in via Bolzano, evidenzia infatti, come successo anche in questo ultimo mese, punte orarie superiori al limite, e soprattutto un valore medio annuale oltre il limite previsto per quanto riguarda la qualità dell’aria.