Altri 144 milioni di euro per sostenere Abruzzo e Marche dopo i terremoti del 2016 e 2017. E’ quanto ha deciso di stanziare ieri la Commissione europea come quota aggiuntiva rispetto ai fondi già previsti per le due regioni nel quadro della politica di coesione 2014-2020.
Nuovi fondi in arrivo, dunque, per l’adeguamento sismico e l’integrazione dei migranti. Lo ha annunciato la Commissione europea, specificando che 248 milioni saranno destinati alle Marche e 40 all’Abruzzo, provenienti per metà dalle casse dell’Ue e per metà da quelle dello Stato italiano. Altri 232,6 mln saranno invece destinati al Programma operativo nazionale (Pon) “Legalità” (che oggi vale già 377,7 mln), provenienti per il 70% dall’Ue e per il 30% dallo Stato, per migliorare l’accoglienza e l’integrazione dei migranti e finanziare progetti d’inclusione sociale.
“Attraverso i fondi della politica di coesione l’Europa investe per sostenere l’Italia di fronte a queste sfide, che sono anche europee – dice la commissaria Ue per la Politica regionale, Corina Cretu – Essere al fianco degli italiani messi a dura prova dai gravi terremoti e aiutare i migranti a trovare riparo e successivamente posto nella società europea. Tali investimenti supplementari sono esempi concreti della solidarietà europea in azione”.
Sia nelle Marche che in Abruzzo i fondi serviranno a migliorare la resistenza sismica degli edifici pubblici e a ridare impulso all’economia locale, in particolare a quella legata al turismo. Nelle Marche i fondi sosterranno anche la ricerca, l’innovazione e la competitività delle imprese locali. I 306,82 mln totali di nuovi fondi Ue stanziati oggi provengono tutti dalla dotazione supplementare di 1,6 mld di euro che l’Italia riceverà grazie all’adeguamento tecnico delle assegnazioni per gli Stati Ue per il periodo 2014-2020, effettuato in seguito alla crisi economica.
Con le assegnazioni odierne e dopo quelle già andate in porto per Umbria (28mln), Lazio (28 mln) e per il Pon “Imprese e competitività” (665 mln), si esaurisce la dotazione supplementare per l’Italia proveniente dal Fondo europeo di sviluppo regionale. Alcuni finanziamenti provenienti dal Fondo sociale Ue restano invece ancora da assegnare ufficialmente.