“Oggi compiamo uno straordinario passo in avanti, affermiamo il modello dell’accoglienza diffusa”. Sono state queste le parole del Ministro dell’interno, Marco Minniti, in occasione della firma del protocollo d’intesa “Città Rifugio”. Realizzato in collaborazione con l’Associazione nazionale dei comuni italiani, il documento è stato sottoscritto da 265 Sindaci dei Comuni della regione Campania, per ottimizzare il sistema di accoglienza dei richiedenti asilo. “Questo non è un pezzo di carta – ha detto Minniti – ma un impegno, una riforma dell’accoglienza, una visione comune che ci consente di affrontare una questione storica del nostro Paese tenendo insieme quattro principi: accoglienza, umanità, integrazione e sicurezza.Tutte le azioni messe in campo dal Governo per l’immigrazione hanno creato le condizioni per uscire dall’emergenza e affrontare il tema dell’accoglienza gestendo i flussi migratori. E se ci sarà accoglienza diffusa e collaborazione da parte dei Sindaci, potremmo superare in poco tempo i grandi centri d’accoglienza. Perchè anche quando sono gestiti nel miglior modo possibile non producono integrazione e rendono difficile il rapporto con il territorio. Accogliere piccoli numeri di migranti – ha aggiunto il Ministro rivolgendosi alla platea dei primi cittadini – consente di affrontare un nodo cruciale, superare le diffidenze. In una democrazia, bisogna tenere conto di entrambi i diritti, quelli di chi è accolto e quelli di chi sta accogliendo”.
“E’ questo il senso dell’accoglienza diffusa – ha continuato il titolare dell’Interno – Attraverso questo protocollo mettiamo in campo una visione comune. Dobbiamo cancellare la parola emergenza nel rapporto con le questioni dell’immigrazione, i flussi demografici sono una grande questione epocale. Sindaci, guardatevi da coloro che vi propongono una ricetta magica per risolvere improvvisamente i problemi. Non c’è. Una grande democrazia come l’Italia deve avere ambizione di non subire i processi, di non inseguire gli eventi, ma di governarli”.
Grazie all’intesa appena sottoscritta con l’Anci al Maschio Angioino di Napoli, i migranti potranno svolgere attività di utilità sociale anche nei luoghi simbolo del turismo in Campania, a cominciare dalla Reggia di Caserta e dagli Scavi di Pompei, dove a breve partirà una sperimentazione. Un ringraziamento va anche a “coloro che hanno responsabilità nei beni culturali a Pompei e Caserta – ha detto il Ministro – per aver voluto mettere in campo un progetto innovativo che va ben oltre i confini del nostro Paese”. Minniti ha, poi, concluso: “Ci sono qui diverse sensibilità politiche che non hanno impedito di affrontare insieme il problema. Oggi è possibile costruire una nuova infrastruttura”.
La giornata partenopea del Ministro si è conclusa nell’aula magna del dipartimento di Scienze Politiche dell’Università Federico II, dove ha incontrato gli studenti musulmani. Tra i temi affrontati: il protocollo di accoglienza diffusa, la cittadinanza e il Patto nazionale per l’Islam italiano. E rivolgendosi alla platea ha aggiunto: “Ci sono ragazze e ragazzi musulmani con cuore e cervello italiani. Dire che questi ragazzi sono anche italiani a tutti gli effetti non credo sia un sogno impossibile o una fuga in avanti, ma solo il riconoscimento di una realtà”. Minniti, infine, ha sottolineato l’importanza del Patto nazionale per l’Islam italiano aggiungendo: “E’ una pietra miliare della storia di un progetto di integrazione e interazione interreligiosa del nostro Paese”.