In Valle d’Aosta, il CELVA celebra questa ricorrenza, richiamando la centralità del paesaggio alpino nello sviluppo della peculiare esperienza di autogoverno della comunità. A questo proposito, il Presidente, Franco Manes, afferma: “Essere parte, come cittadino e come amministratore, di un piccolo Comune di montagna è, al giorno d’oggi, un’esperienza estremamente coinvolgente, perché pone in essere opportunità e temi di attenzione”. Infatti, “per continuare a far vivere le “terre alte”, riteniamo fondamentale continuare ad assicurare il presidio delle istituzioni e dei servizi fondamentali, quali il front desk comunale, la scuola del villaggio, la stazione delle forze dell’ordine, l’ufficio postale e il negozio di prossimità”. E ancora: “Lo sviluppo e l’erogazione di tali servizi ha un costo maggiore rispetto alla pianura, che in quanto tale deve essere riconosciuto dal legislatore. Investire sulla montagna e le sue comunità è una priorità per il nostro Paese: siamo un presidio di cultura e di identità distintiva, che deve continuare a vivere, ma può farlo solo mantenendo sul territorio le famiglie e le imprese, nonché sviluppando la sua capacità di attrazione”. Franco Manes sottolinea, inoltre, l’importanza per le amministrazioni locali di farsi parte attiva nel reperimento di nuove risorse, economiche e ideali: “In uno spirito di collaborazione e scambio, i Comuni valdostani stanno facendo un grosso sforzo per cogliere le opportunità determinate dalla progettazione internazionale e transfrontaliera, come l’accesso ai finanziamenti europei e lo sviluppo di buone pratiche per lo sviluppo sostenibile del territorio. Auspico che queste iniziative siano sempre più diffuse, non solo singolarmente, ma anche in maniera associata, come nel caso del Gruppo di azione locale della Valle d’Aosta, fortemente voluto dal Consorzio, a favore di tutte i nostri piccoli Comuni”.