Il Presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, in occasione dell’inaugurazione del cantiere aperto da Open Fiber nell’ambito del primo bando di gara di Infratel per la banda ultralarga nelle aree a fallimento di mercato, ha commentato lo stato dell’arte nelle zone colpite dal sisma: “Nelle aree del terremoto dobbiamo fare fronte all’emergenza, ripristinare l’antico splendore facendo tornare alla loro bellezza i borghi con il loro patrimonio e le loro ricchezze e la loro unicità, ma questo lavoro lo si fa anche scommettendo e investendo sul futuro”. “Campli – ha continuato Gentiloni – è uno dei Comuni colpiti dal terremoto ed è di straordinaria importanza. Desidero dire grazie a chi ha lavorato a Open Fiber, ai suoi ingegneri, ai suoi tecnici, alle maestranze nei cantieri senza i quali non si fanno queste operazioni e queste innovazioni. Grazie perché lo hanno fatto esattamente qui”.
Il premier ha affermato che il progetto, partito nei centri maggiori, i cosiddetti “cluster” A e B, riguarda anche Campli, primo tra i piccoli Comuni italiani collocato nell’area del cratere sismico e nevoso, nell’ambito delle “aree bianche” (cluster C e D), dove si procederà ai lavori di installazione della rete realizzata con i bandi Infratel Italia finora aggiudicati, interesserà 36 frazioni con posa di fibra per circa 60 chilometri tracciati. Il presidente del Consiglio ha ribadito che obiettivo del Piano è garantire che almeno il 70% della popolazione possa avere una connettività a 100 Megabit/s e la parte rimanente ad almeno 30 Megabit/s. Per raggiungere il traguardo è stato stimata la necessità di raggiungere l’85% degli edifici esistenti, sia pubblici che quelli delle aree produttive, con la tecnologia Ftth (Fiber To The Home), la ‘fibra sotto casa’ che garantisce almeno i 100 M/s, mentre la tecnologia Fttc (Fiber To The Cabinet e dal cabinet a casa in rame) garantisce solo i 30 M/s.
Per l’occasione sono state definite insieme ai Comuni del ‘cratere’, ad Infratel e ad Open Fiber, alcune priorità che riguardano le aree produttive attive e quelle interessate dal turismo, affinchè vengano servite il prima possibile le zone dove siano presenti alloggiamenti provvisori, per dar modo agli occupanti di essere collegati attraverso la rete veloce e consentire alle sedi della pubblica amministrazione di agevolare la ricostruzione più celermente ed efficacemente.