“Evitare le duplicazioni di funzioni tra autorità portuali e amministrazioni comunali. Ma soprattutto, prevedere la possibilità che il sindaco o un suo delegato politico possano sedere nei comitati di gestione delle autorità portuali”. I sindaci delle città portuali puntano il dito su alcuni aspetti del decreto correttivo per la riorganizzazione delle Autorità, in particolar modo per quanto concerne la designazione di un rappresentante degli enti locali.
Il richiamo è venuto ieri mattina nel corso di una conferenza stampa tenutasi al termine dei lavori della Commissione città portuali dell’Anci, presieduta dal sindaco di Livorno Filippo Nogarin. Il decreto correttivo, ha spiegato il primo cittadino toscano, presenta aspetti che debbono essere rivisti altrimenti si correrebbe il rischio, per paradosso, di duplicare gli enti locali. Di questo aspetto, ma anche di altro, è in corso in queste ore – ha spiegato ancora Nogarin – un confronto con il Ministero dei Trasporti che tuttavia appare lontano.
“Siamo convinti che sia importante per un sindaco nominare chi a suo giudizio può ricoprire al meglio quel ruolo” e su questo tema “siamo pronti a dar vita a una serie di proteste nelle città portuali nel caso in cui si continui a portare avanti la volontà di escludere il sindaco o un suo delegato dai comitati di gestione delle autorità portuali, perché su questo bisogna evitare di fare passi indietro”. In ogni caso, ha aggiunto Nogarin, su questo aspetto “abbiamo chiesto di essere auditi quanto prima presso le commissioni competenti di Camera e Senato”. All’incontro con i giornalisti erano presenti anche sindaci e assessori di città portuali, fra cui Genova, Civitavecchia, Trieste, Venezia, Monfalcone, Messina e Olbia.