Il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente Paolo Gentiloni, ha deliberato la dichiarazione dello stato di emergenza nel territorio della Provincia di Pesaro e Urbino, al fine di fronteggiare con mezzi e poteri straordinari la crisi idrica determinata da un lungo periodo di siccità e dalla conseguente rilevante riduzione della portata delle sorgenti e delle riserve d’acqua.
Continua l’emergenza idrica nella provincia di Pesaro Urbino, dunque, dove non piove da tempo e dove le portate dei corsi d’acqua e delle sorgenti, da cui dipende gran parte dell’approvvigionamento idrico del territorio, sono in drastico calo. Anche alla luce delle previsioni meteorologiche Marche Multiservizi e Aset hanno lanciato da tempo una campagna informativa per promuovere la riduzione dei consumi e l’eliminazione degli sprechi d’acqua.
Inoltre, il Consiglio dei ministri ha determinato in 6.807.831,29 euro gli importi autorizzabili con riferimento agli eventi calamitosi che nel mese di novembre 2013 hanno colpito il territorio della Regione autonoma della Sardegna, per l’effettiva attivazione dei finanziamenti agevolati previsti in favore dei soggetti privati titolari delle attività economiche e produttive ai sensi dell’art. 5, comma 2, lettera d) della legge 24 febbraio 1992, n. 225 e successive modifiche e integrazioni. È quanto si legge nella nota di Palazzo Chigi emessa al termine della seduta odierna.