Si chiama Mentorship ed è il piano di supporto “Youth to Youth per l’integrazione di studenti con diverso background” gestito dal Ministero dell’interno e dall’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim) che coprirà un intero anno accademico, per una durata complessiva di 13 mesi. L’accordo di collaborazione è stato siglato il 31 ottobre dal direttore centrale per le Politiche dell’Immigrazione e dell’Asilo, Rosetta Scotto Lavina, e dal direttore dell’Ufficio per il coordinamento del Mediterraneo, Federico Soda.
Il progetto è volto a fornire agli studenti universitari italiani le competenze per accompagnare i colleghi di studi stranieri, titolari di protezione internazionale, nel loro percorso d’inserimento universitario, supportandoli in un’ottica di integrazione sociale e culturale. Tutto questo grazie ad alcune borse di studio finanziate dal Ministero dell’Interno nell’ambito di intese con la Conferenza dei rettori delle università italiane (Crui) e con la Pontificia Università Lateranense.
L’obiettivo è quello di dare attuazione ai principi del Piano nazionale di integrazione, in particolare per quanto riguarda il coinvolgimento degli studenti, e degli insegnanti, che hanno un ruolo fondamentale, con la loro funzione di formazione e indirizzo, nel promuovere la conoscenza reciproca, l’inclusione, e un approccio che sappia valorizzare le diversità culturali.