La Commissione europea ha appena presentato, insieme all’XI Relazione sulla sicurezza, una serie di misure operative per difendere i cittadini europei dalle minacce terroristiche. Questi interventi vogliono sanare le carenze emerse a seguito dei recenti attentati. Le novità introdotte aiuteranno gli Stati membri a proteggere gli spazi pubblici. La Commissione propone inoltre di rafforzare l’azione esterna dell’Ue relativa alla lotta contro il terrorismo, anche attraverso Europol e sollecita l’avvio di negoziati con il Canada sulla revisione dell’accordo sul codice di prenotazione. A difesa degli spazi pubblici delle città europee la Commissione ha stanziato 18,5 milioni di euro del Fondo sicurezza interna, per sostenere progetti transnazionali volti a migliorare la protezione delle aree potenzialmente vulnerabili. Nel 2018 verranno inoltre stanziati altri 100 milioni di euro, compresi nel quadro delle azioni urbane innovative per sostenere le città che investono in soluzioni rivolte alla sicurezza.
Nei prossimi mesi la Commissione europea pubblicherà nuovo materiale orientativo per aiutare gli Stati membri ad affrontare le diverse questioni relative alla protezione degli spazi pubblici e interventi volti a sensibilizzare i cittadini. Il documento includerà soluzioni concepite nel quadro dell’approccio della “sicurezza a partire dalla progettazione” per rendere le aree pubbliche più protette, preservandone tuttavia le caratteristiche di apertura e di agibilità per i cittadini. Il prossimo mese verrà inoltre istituito un Forum dei professionisti del settore per creare una rete per la sicurezza degli spazi pubblici ad alto rischio, prevedendo l’introduzione di una piattaforma di formazione comune ed esercitazioni congiunte per migliorare la preparazione contro gli attentati.
Sebbene la probabilità di attentati con sostanze chimiche, biologiche, radiologiche e nucleari (Cbrn) sia bassa, la Commissione europea propone, infine, un Piano d’azione per rafforzare la preparazione, la resilienza e il coordinamento contro eventuali attacchi di questo tipo. Le misure proposte includono l’azione di una rete europea per la sicurezza Cbrn ed un Polo di conoscenze presso il Centro europeo antiterrorismo di Europol.