La Giunta regionale ha sbloccato fondi per circa 27 milioni di euro già assegnati al Veneto in precedenti annualità nell’ambito della legge speciale per Venezia. Si tratta di risorse non utilizzabili a causa dei vincoli introdotti dalle norme statali sull’equilibrio dei bilanci delle Regioni e degli Enti locali, nel quadro complessivo dei rilevanti contributi richiesti annualmente dallo Stato alle Regioni in materia di concorso agli obiettivi di finanza pubblica nazionale. Le aree interessate sono ricomprese nel bacino idrografico confluente nella laguna di Venezia e ricadono nelle province di Venezia, Padova e Treviso.
Le opere programmate fanno riferimento a diversi settori di intervento: il potenziamento degli impianti di depurazione; l’adeguamento dei collettori fognari; la bonifica di discariche abusive e di siti inquinati; la ricalibratura della rete idrografica superficiale; i monitoraggi ambientali; riqualificazione ambientale e paesaggistica di aree degradate. In tutti i casi si tratta di opere immediatamente cantierabili, la cui realizzazione, oltre a conseguire importanti benefici in termini ambientali, comporterà anche un significativo effetto volano per il rilancio economico del settore opere pubbliche a livello locale.
“E’ un risultato importante – ha detto l’assessore allo Sviluppo economico – con il quale sarà possibile avviare una corposa tranche di interventi che si caratterizzano per la loro valenza ambientale (con particolare riferimento al disinquinamento delle acque ed alla bonifica di siti inquinati), oltre che per un concorrente e significativo apporto alla sicurezza idraulica del territorio”.