Secondo uno studio diffuso dalla Commissione Europea, nel 2015, il gap dell’Iva, che è la differenza tra il gettito atteso dell’Iva e la somma effettivamente riscossa nell’Ue, è ammontato a poco meno di 152 miliardi di euro, dei quali, 35.093 miliardi relativi all’Italia.
Il record italiano è in termini assoluti, dato che la nostra economia è una delle più grandi dell’Ue, ma anche in percentuale il gap del Paese è del 25,78%, cioè superiore a un quarto. Solo Lituania, Grecia, Slovacchia e Romania hanno gap superiori al nostro Paese, nell’Ue.
Di tutta l’Iva non riscossa nei 28 Stati dell’Unione, il 23% spetta all’Italia. In termini assoluti la Germania, prima economia dell’Ue, è seconda con circa 22,3 miliardi (il gap è del 9,56%). Il ‘Vat Gap’ fornisce una stima della perdita di gettito da Imposta sul Valore Aggiunto dovuta a frode, evasione ed elusione fiscale, ma anche a causa di bancarotte, fallimenti o errori di calcolo.