Con 2,2 milioni di euro la Regione sta portando avanti una strategia di mitigazione del rischio e della messa in sicurezza dell’area costiera, in pieno accordo con i territori. “Il nostro scopo è tutelare sia l’ambiente che le persone, pensando alla riqualificazione delle aree ambientali importanti e al contempo alla loro fruizione in un’ottica dei benefici anche economici per le comunità – ha detto l’assessore alla difesa dell’ambiente, Donatella Spano”. La Giunta ha infatti approvato gli stanziamenti programmati nell’ambito dell’Azione 5.1.1. del Programma operativo regionale Fesr 2014-2020.
L’erosione costiera è il risultato diretto e indiretto di alterazioni del ciclo dei sedimenti, determinate da cause naturali ma soprattutto da cause antropiche. Il ridotto apporto dei sedimenti al mare e l’irrigidimento dei litorali hanno determinato negli ultimi decenni importanti e preoccupanti cambiamenti delle morfologie di spiaggia emersa e sommersa e la conseguente instabilità degli arenili, a cui consegue un progressivo arretramento delle spiagge fino a minacciare la sicurezza di abitati e infrastrutture. Le risorse appena stanziate interessano i Comuni di Sorso, Calasetta e Posada per contrastare i pericoli di frana e di erosione. A Sorso (con un milione di euro) occorrerà fare fronte alla grave criticità nel litorale di Marritza, che è ad alto rischio di frana. Altri 700.000 euro sono stati destinati a Calasetta, per arginare gli smottamenti sul versante orientale della spiaggia di Sottotorre e i processi erosivi in atto nello stesso litorale, dovuti al degrado del sistema dunale. Sono stati stanziati, infine, 500.000 euro per la fascia costiera di Posada.
L’intervento, che salvaguarda le zone umide, è sia di tutela del patrimonio naturalistico, sia di miglioramento delle funzioni idrauliche e di regolazione delle piene. “Dobbiamo ricordare – ha aggiunto l’assessore Spano – che stiamo mettendo in atto interventi in ambienti esposti a rischio di frana e idraulico come riportato nel Piano di assetto idrogeologico della Sardegna e nel piano di gestione del rischio alluvioni. Ognuna di queste azioni ci permette la tutela e la valorizzazione delle aree di pregio, ma è altrettanto fondamentale per la riduzione dei rischi per la popolazione”.