Partita ieri, 24 agosto, la campagna di crowdfunding lanciata dall’Anci in collaborazione con Eppela – società specializzata nella gestione di questa forma innovativa di finanziamento – dal titolo “I Comuni per i Comuni” con l’obiettivo di raccogliere fondi a favore degli enti colpiti dal terremoto. In altre parole, una gara di solidarietà per finanziare gli interventi più urgenti attraverso l’acquisizione di risorse dal basso. “In Italia c’è molta solidarietà – spiega l’iniziativa Antonio Decaro, Sindaco di Bari e presidente dell’Anci – ho avuto modo di constatarlo anche dopo il sisma di Ischia, in seguito al quale in molti ci hanno contattato per dare una mano. Abbiamo pensato, a un anno dal terremoto del 24 agosto 2016, di aiutare i Comuni più colpiti a indicare quali sono i progetti più urgenti e, allo stesso tempo, di dare la possibilità a cittadini, associazioni e imprenditori di finanziarli, sapendo quale sarà la destinazione delle risorse donate”. Ricordiamo che l’Anci ha già raccolto oltre un milione di euro quest’anno, grazie al contributo di 369 Comuni, 1.182 privati e 99 associazioni. In parte questi soldi sono stati già assegnati ai paesi e alle cittadine colpiti per effettuare azioni o acquisti di entità limitata. “Si tratta di piccoli interventi – aggiunge Decaro – che magari non fanno parte della ‘ricostruzione’, ma sono necessari per ritornare quanto prima alla normalità”. In particolare, sono stati assegnati contributi (10mila euro al massimo) in risposta a 29 richieste per un totale di 176mila euro assegnati. Altri 70mila euro sono stati affidati ad Anci Marche per un progetto di recupero dei beni culturali mobili danneggiati dal terremoto, in collaborazione con il Pio Sodalizio dei Piceni (che ha contribuito con altri 100mila euro).
Fino al 31 ottobre, pertanto, i Comuni del cratere potranno candidare i loro progetti che una commissione congiunta valuterà e inserirà sulla piattaforma del crowdfunding. Dal 15 novembre e per 90 giorni i progetti saranno on line e chiunque potrà contribuire con donazioni di qualsiasi entità, attraverso una procedura molto semplice indicata sul sito di Eppela. Ogni singolo progetto deve raggiungere il 50%, che rappresenta la soglia di cofinanziamento. “In ogni caso – sottolinea l’associazione dei Comuni – la parte già raccolta dall’Anci si spenderà tutta”. Sono previsti finanziamenti fino a 40mila euro per acquisti e fino a 150mila euro per lavori, interventi edilizi, ristrutturazioni o costruzioni ex novo. Segnaliamo i seguenti criteri di valutazione per l’ammissione dei progetti:
a) la rilevanza sul territorio in funzione dell’arricchimento culturale della popolazione, del grado di diffusione dell’iniziativa e del livello di fruibilità da parte del pubblico;
b) la ricaduta sul territorio in termini di sviluppo economico e capacità di attrarre investimenti;
c) la fattibilità dell’intervento.
E ancora valore culturale dell’iniziativa, qualità, originalità, storicità del progetto e grado di professionalità, fruibilità da parte delle persone con disabilità. “Così inneschiamo un circolo virtuoso – conclude Decaro – poiché il crowdfunding incentiva la partecipazione e può rafforzare il legame con il proprio territorio”.