Il 7 agosto il Comitato interministeriale per la programmazione economica ha adottato una serie di deliberazioni in materia di contratti di programma, infrastrutture, concessioni autostradali, coesione territoriale e ricerca.
Alcune delle decisioni riguardano: l’approvazione dello schema di contratto di programma tra il Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti (Mit) e Anas per il 2016-2020. Il Piano pluriennale degli investimenti Anas 2016-20 prevede circa 23,4 miliardi di euro, che sommati a circa 6,1 miliardi di interventi in fase di attivazione ed in corso di esecuzione porta il valore complessivo degli investimenti previsti a circa 29,5 miliardi di euro, di cui circa 21,9 miliardi sono finanziati.
Tra le nuove risorse autorizzate dalla legge di stabilità 2016, sono previsti tra gli altri 3,8 miliardi per la manutenzione straordinaria e messa in sicurezza, 2 miliardi per interventi di completamento di itinerarie, 287 milioni per nuove opere e 60 milioni per un fondo progettazione per nuove opere. Viene altresì introdotto il finanziamento di nuovi investimenti tramite corrispettivo a partire dal 2019.
Il portafoglio contrattuale finanziato per il 2017-2021 è pari a 65,957 miliardi di euro, comprendenti 13,259 miliardi di nuovi finanziamenti netti destinati, tra l’altro, ai settori strategici come la valorizzazione delle reti regionali, il potenziamento e lo sviluppo infrastrutturale delle aree metropolitane, le tecnologie per la circolazione e l’efficientamento sostenibile, l’accessibilità degli aeroporti, porti e interporti e la valorizzazione turistica delle ferrovie minori. Vi è poi l’approvazione e l’avvio della realizzazione di due lotti costruttivi della linea ferroviaria Torino-Lione.
Il Comitato interministeriale ha, altresì, adottato misure relative al Fondo per lo sviluppo e la coesione territoriale. Di queste fanno parte: il completamento del disegno del Piano banda ultralarga, in particolare con il finanziamento degli interventi per la realizzazione del Programma Bul nelle cosiddette “aree grigie” (2,100 miliardi tra cui anche risparmi derivanti dai ribassi d’asta nelle due prime gare sulle “aree bianche”); 1,3 miliardi per interventi a sostegno della domanda degli utilizzatori, a cominciare dalle famiglie; fondi di competenza Fsc per il Piano Periferie e il rifinanziamento del Piano aree degradate. Il Cipe ha assegnato i fondi previsti dal Decreto Mezzogiorno a sostegno delle Zone economiche speciali e prima assegnazione per il triennio 2017-2018-2019 delle risorse per la misura “Resto al Sud” per i giovani imprenditori, quale anticipo del completo finanziamento a 1,3 miliardi in sede di Legge di Bilancio come stabilito nel decreto; ha destinato, a completamento dei Programmi operativi ministeriali, di risorse per 162 milioni di euro a interventi in particolare per infrastrutture, ambiente, edilizia sociale concordati con la Regione Emilia Romagna e con la Città metropolitana di Bologna.
Sono stati, infine, assegnati 26,34 milioni di euro a valere sul Fondo integrativo speciale per la ricerca in relazione a dieci progetti innovativi e la nuova finalizzazione di precedenti assegnazioni, pari a 77 milioni di euro.