Si è concluso oggi, presso il comune di Alessandria, il terzo ed ultimo incontro operativo del progetto pilota “Asbesto 2.0” . Il progetto vuole avviare per la prima volta una mappatura scientifica su scala nazionale, essenziale per delineare azioni efficaci nella bonifica dell’amianto nelle scuole.
Il focus della fase pilota del progetto sono gli, Edifici Scolastici ma la procedura proposta è assolutamente replicabile anche ad altri contesti nel medesimo ambito di interesse (discariche a cielo aperto, aree industriali, etc.).
Sono circa 65.000 gli edifici scolastici in Italia (scuole pubbliche e private di ogni ordine grado e università) secondo la fonte ANCE/CRESME del 2015.
Questi edifici sono vecchi: oltre la metà dei quali è stato costruito prima del 1974 e, secondo i dati dell’Anagrafe nazionale, il 70% degli edifici scolastici sono stati appositamente costruiti per la destinazione scolastica e il 77% sono di proprietà dei comuni (il 9% delle province e il 2% di privati).
Secondo l’Osservatorio Nazionale Amianto (Ona), sono almeno 2.400 le scuole italiane che registrano la presenza di amianto.
Questa fase pilota ha come obiettivo quello di produrre un geo database sulle tre province pilota pilota (Alessandria, Pisa e Avellino) e terminerà ad aprile.
Il geodb dovrà contenere le informazioni ad oggi disponibili nei diversi livelli istituzionali sulle scuole, la presenza di amianto e gli interventi di bonifica (di fonte MATTM, Regioni, Province, Comuni, ARPA, Anagrafe edilizia scolastica).
La seconda fase del progetto prevede l’acquisizione di immagini satellitari multispettrali con cui effettuare l’aggiornamento della presenza di amianto sulle coperture degli edifici scolastici e su un buffer attiguo di ca. 500 mt. E’ previsto inoltre il ricorso a droni per rilievi di prossimità sugli edifici per i quali l’analisi si rivelerà più complessa.
Nella successiva azione di aggiornamento dei dati tramite acquisizione di nuove immagini multispettrali e attività di fotointerpretazione comparativa, della seconda macrofase, è possibile prefigurare ulteriori soggetti da coinvolgere ed in particolare :
– Un Partner Tecnologico dotato di infrastrutture idonee e di personale esperto e competente in progetti di monitoraggio – su larga scala – del territorio e dell’ambiente, realizzati – negli ultimi 10 anni – per Pubbliche Amministrazioni Italiane e basati su dati telerilevati da satelliti ottici ad alta ed altissima risoluzione.
– Un Provider di dati satellitari per la fornitura di immagini ottiche ad altissima risoluzione, multispettrali, di recente acquisizione sulle aree pilota.