In un quadro che presenta non poche criticità, la Direzione generale salvaguardia del territorio e delle acque del Ministero dell’Ambiente, competente in materia di dati cartografici, ha attivato attraverso il Dipartimento di Protezione civile della Presidenza del Consiglio, il servizio di rapid mapping del Copernicus Emergency Management Service (Copernicus Ems). Il programma europeo di osservazione che fornisce dati satellitari a valore aggiunto per situazioni di crisi che richiedono informazioni tempestive da telerilevamento. L’attività costituisce un’unicità a livello mondiale nel campo della gestione delle emergenze.
La finalità delle acquisizioni satellitari è quella di calcolare il danno al patrimonio forestale ed ambientale sulle aree del Parco nazionale del Vesuvio e, allo stesso tempo, di stimare il grado di pericolosità idrogeologica sulle aree percorse dagli incendi, dove per natura litologica e morfologica possono presentare sia nell’immediato che nel prossimo futuro, un’elevata suscettibilità al trasporto solido. I dati richiesti, provenienti da missioni satellitari diverse, ma principalmente dalla costellazione europea Sentinel, saranno messi in relazione con le cartografie di uso del suolo e forestali, nonché con la pericolosità idrogeologica Pai (Piani di assetto idrogeologico e con i database Iffi (Inventario fenomeni franosi) per rilevare condizioni di elevata criticità idrogeologica conseguenti alla perdita della copertura boschiva ed arbustiva del suolo.
Le immagini satellitari fino ad ora acquisite sono state condivise con gli Enti locali delle aree colpite. L’attività costituisce il servizio operativo del programma europeo per l’osservazione della Terra Copernicus e rappresenta una unicità a livello mondiale nel campo della gestione delle emergenze. Per la gestione su scala mondiale del servizio Copernicus Emergency Management, attivo 24 ore al giorno su 365 giorni l’anno, il consorzio si avvale di un accesso dedicato a dati satellitari multi-missione attivato tra l’Unione Europea e l’Agenzia Spaziale Europea (ESA).