In riferimento al Question Time alla Camera, il Ministro dell’interno, Marco Minniti, ha precisato che il pino nazionale di ripartizione dei richiedenti asilo non subirà alcun innalzamento della quota. Parallelamente alle politiche migratorie nel nostro Paese, viene realizzato un sistema che vede gli Enti locali dare seguito a progetti di accoglienza integrata sul territorio. A questo riguardo il Viminale è impegnato nell’attuazione della pianificazione nazionale, incentrata sul criterio dell’accoglienza diffusa in accordo con l’Anci.
“La quota di accoglienza di richiedenti asilo – ha detto Marco Minniti – è fissata a 200.000 unità e si tratta di un parametro tuttora vigente. Ovviamente – ha aggiunto – qualunque variazione si intenda in futuro necessaria non potrà non conseguire che da un’intesa tra Ministero dell’Interno e Anci”.
Puntare sull’accoglienza diffusa, d’intesa con gli Enti territoriali sta infatti producendo buoni risultati e quella della collaborazione è una strada da proseguire. L’obiettivo è quello di superare progressivamente i grandi centri di accoglienza.
“Tenere un giusto equilibrio tra il diritto di chi è accolto e il diritto di chi accoglie – ha proseguito Minniti – è questione cruciale per la prospettiva di un’integrazione che funziona”.
Per concorrere agli oneri che sostengono i Comuni per i servizi e le attività strettamente funzionali all’accoglienza e all’integrazione dei migranti sarà autorizzata una spesa di 150 milioni di euro per il 2018. I Comuni interessati potranno, inoltre, usufruire di una deroga ai limiti delle assunzioni per questi scopi di accoglienza.