Sì definitivo della Camera alle norme per garantire protezione dalle intimidazioni a sindaci, amministratori locali, consiglieri regionali e parlamentari con un inasprimento delle pene previste. 268 i voti a favore, nessun contrario, 74 astenuti (M5S e Lega).
Nel 2016 Avviso Pubblico ha censito 454 atti intimidatori, di minaccia e violenza nei confronti degli amministratori locali, uno ogni 19 ore. Dal 2011, anno della prima edizione del Rapporto “Amministratori sotto tiro” in cui furono censiti 212 casi, gli atti intimidatori sono più che raddoppiati. Il fenomeno lo scorso anno ha coinvolto 18 Regioni, 77 Province – il 72% del totale – e 295 Comuni – il 10% in più nel confronto con il 2015. E’ quanto emerge dal Rapporto “Amministratori sotto tiro”, presentato oggi.
Il testo allarga la tutela già prevista dal codice penale agli organi politici amministrativi o giudiziari “ai singoli componenti” quando vengano fatti segno di atti che, volti a intimidire l’amministratore in relazione all’integrità della sua persona e dei suoi beni, minacciano, nel contempo, il buon andamento della pubblica amministrazione. L’estensione a deputati e senatori, non è piaciuta a M5S che si è astenuto.
Viene poi reso obbligatorio l’arresto in flagranza di chi compie atti intimidatori. Arriva, un’aggravante che scatta quando le condotte intimidatorie abbiano una valenza ritorsiva rispetto alle decisioni assunte dall’amministratore. Vengono, infine sanzionati anche gli atti intimidatori nei confronti dei candidati alle comunali.
“Il Parlamento alza gli scudi attorno ai Sindaci: l’Aula ha approvato, con l’astensione di 5 Stelle e Lega, la proposta di legge 3891, figlia della Commissione di inchiesta sul fenomeno degli amministratori locali minacciati, presieduta dalla Senatrice Lo Moro e già approvata dal Senato nel Giugno del 2016. Una legge importante che si fa carico del “corpo a corpo” quotidiano che in molti territori italiani Sindaci, assessori, consiglieri, agenti di polizia municipale, funzionari devono affrontare per fare semplicemente il proprio dovere e rappresentare capillarmente lo Stato”, commenta il relatore del provvedimento alla Camera, il deputato Pd Davide Mattiello. “Un impegno che personalmente mi ero preso un anno fa partecipando alla prima marcia degli “amministratori sotto tiro” organizzata da Avviso Pubblica a Polistena. Il Partito democratico e il Governo hanno trattato questo provvedimento con l’attenzione che meritava”, conclude il deputato.