La Festa della Musica torna il 21 giugno in tutta Italia. Un grande evento che, come avviene in altre parti d’Europa, coinvolgerà in maniera organica tutta la penisola trasmettendo quel messaggio di cultura, partecipazione, integrazione, armonia e universalità che solo la musica riesce a dare. Una bella manifestazione che porterà la musica ovunque. Parchi, musei, luoghi di culto, carceri, ambasciate, ospedali, centri di cultura, stazioni ferroviarie, metropolitane ma soprattutto strade e piazze saranno lo scenario.
Quest’anno hanno aderito oltre 500 tra città e borghi, l’85% in più rispetto al 2016, compresi alcuni centri colpiti dal terremoto, come Cascia, Norcia, Camerino e San Benedetto del Tronto. Migliaia gli venti previsti, più di 9000 gli artisti già iscritti.
Testimonial di quest’anno il premio Oscar Nicola Piovani: ”La musica fatta in carne ed ossa e fruita socialmente è un elemento di libertà collettiva e fondante di una società. Senza musica non viviamo – spiega in conferenza stampa al Mibact, che promuove l’iniziativa con Siae e Associazione Italiana per la promozione della Festa della musica -. Di questi tempi poi la musica condivisa collettivamente ha un’importanza particolare perché è diventata un bersaglio dei nemici della società e della democrazia”.