La manifestazione vuole contribuire a realizzare un percorso di ricerca, innovazione e sostenibilità attraverso la condivisione dei valori e l’elaborazione di proposte concrete. Sono oltre 200 gli eventi in programma su tutto il territorio italiano, promossi dalle oltre 160 organizzazioni che aderiscono all’Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile, tra le quali la rete delle Università per lo Sviluppo sostenibile (Rus). Una manifestazione, diffusa e inclusiva, con decine di università e 200 scuole coinvolte, attività culturali e format inediti.
Il Festival dello Sviluppo sostenibile 2017, che ha preso il via ieri per concludersi il 7 giugno, è stato presentato nei giorni scorsi a Roma presso la Sala della Stampa Estera. “Una tale mobilitazione è il segnale di una straordinaria vitalità del nostro Paese e dell’interesse per tematiche da cui non dipende solo il nostro futuro, ma anche il presente, così pieno di incertezze, ma anche di opportunità – ha detto il presidente dell’ASviS, Pierluigi Stefanini – Il Festival sarà una grande occasione di confronto e di condivisione di pratiche virtuose che possono cambiare il nostro modello di sviluppo e, quindi, le politiche, le strategie aziendali e i comportamenti individuali. Alla fine di questa manifestazione, ci sarà bisogno dell’impegno di tutti per mettere in pratica le buone idee utili per portare l’Italia, e non solo, su un sentiero di sviluppo sostenibile”.
Se pensiamo alle principali preoccupazioni degli italiani guardando, ad esempio, i dati del X Rapporto dell’Osservatorio europeo sulla sicurezza, realizzato da Demos and Pi e Osservatorio di Pavia per Fondazione Unipolis, vediamo che i timori principali dei cittadini coincidono con i grandi temi al centro dell’Agenda 2030: distruzione dell’ambiente e della biodiversità, inquinamento, cambiamento climatico, inclusione sociale, lotta alla povertà.
Il processo di cambiamento del modello di sviluppo verrà monitorato attraverso un complesso sistema basato su 17 obiettivi, 169 target, 240 indicatori. E proprio in relazione a questi parametri ciascun Paese verrà valutato periodicamente in sede Onu, nonchè dalle opinioni pubbliche sia nazionali che internazionali.
C’è da dire che il 2017 è un anno cruciale per il cambiamento del modello richiesto dall’Agenda 2030. A marzo si sono tenute le celebrazioni dei 60 anni dalla firma dei Trattati di Roma, mentre a giorni si aprirà il Summit del G7 a Taormina, di cui l’Agenda 2030 rappresenta uno dei pilastri. Nelle prossime settimane è, inoltre, prevista la pubblicazione della Strategia italiana per lo sviluppo sostenibile. Il Festival s’inscrive in tutto questo per dare slancio all’elaborazione di nuove proposte.
Diversi i momenti a carattere nazionale e tra questi: il 22 maggio a Napoli con al centro il tema delle disuguaglianze; il 26 maggio a Taranto si terrà invece la conferenza “Università sostenibili per città sostenibili” promossa in collaborazione con il Politecnico di Bari e l’Università di Bari; a Milano il 1° giugno si aprirà un dibattito sul ruolo delle imprese nella promozione della sostenibilità.
La manifestazione si concluderà quindi il 7 giugno a Roma, alla Camera dei deputati, con la presenza delle maggiori istituzioni e la partecipazione del presidente del Consiglio Paolo Gentiloni. In quella data ASviS presenterà un resoconto di quanto emerso durante le 17 giornate per stimolare riflessioni istituzionali ed ispirare sviluppi futuri.